C’è un filo invisibile che tiene insieme le comunità: a volte lo si nota solo quando rischia di spezzarsi. Eppure è proprio lì, nella trama silenziosa della cura reciproca, che si misura la vera forza di un territorio. Ieri, intervenendo ad Atreju, l’evento organizzato a Roma dai giovani di Fratelli d’Italia, l’assessore regionale alla Salute Cosimo Latronico ha voluto portare il contributo della Basilicata su un tema che considera centrale e urgente: le politiche sociali come leva strategica di sviluppo.
“Prendersi cura delle persone e delle comunità – ha detto – non è soltanto un dovere istituzionale. Può diventare – e deve diventare – una cifra distintiva dell’azione politica, capace di generare nuove opportunità occupazionali e di attivare processi reali di rigenerazione sociale e culturale.
La cura sociale – ha aggiunto – è anche uno strumento decisivo per rafforzare la sostenibilità del nostro sistema sanitario. Prevenzione, prossimità e interventi tempestivi sono chiavi che riducono il carico sugli ospedali e migliorano concretamente la qualità della vita.
Nel Mezzogiorno, questi asset rappresentano una grande occasione di crescita: possono contrastare fragilità, spopolamento e disuguaglianze, trasformando il welfare da semplice rete di protezione a motore di sviluppo.
È una sfida ambiziosa, ma la Basilicata – ha proseguito Latronico – ha già scelto di raccoglierla, con l’obiettivo di costruire una regione più equa, più forte e più capace di guardare al futuro”.