Latronico: nessuno deve restare indietro

L'assessore ha partecipato a Tricarico alla cerimonia inaugurale del nuovo anno di attività dell'associazione Don Pancrazio Toscano: "Il loro lavoro quotidiano è un pilastro fondamentale del nostro welfare comunitario, un esempio concreto di come si costruiscono percorsi di solidarietà".

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Il mondo si divide spesso tra chi alza la voce per la propria ragione e chi lavora in silenzio per il bene degli altri. A Tricarico, l’Associazione Don Pancrazio Toscano appartiene senza dubbio alla seconda categoria. Questa mattina, in un momento toccante aperto dalla celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Benoni Ambarus, è stato inaugurato il nuovo anno di attività, restituendo a tutti i presenti il senso più profondo di un impegno sociale e umano che non conosce pause.

“In un’epoca ossessionata dall’apparire, la semplicità e la costanza con cui questa realtà associativa si dedica alle persone più fragili rappresentano un faro, la dimostrazione che la vera luce si accende dal basso e non è mai effimera. Un’azione che non cerca le telecamere, ma i volti, le storie, le necessità di chi rischia di restare indietro”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, che ha partecipato all’evento ribadendo l’impegno della Regione Basilicata in supporto a queste essenziali reti di solidarietà.

“Siamo qui non solo per testimoniare, ma per rinnovare un patto con la comunità di Tricarico e con l’Associazione Don Pancrazio Toscano – ha aggiunto l’assessore -. Il loro lavoro quotidiano è un pilastro fondamentale del nostro welfare comunitario, un esempio concreto di come si costruiscono percorsi di solidarietà, inclusione e prossimità. La salute di una comunità si misura anche dalla sua capacità di non lasciare indietro nessuno, di prendersi cura del suo prossimo. Esprimo un grazie sentito al presidente Luciano Toscano, al sindaco Paolo Paradiso e a tutti i volontari. La Regione continuerà a sostenere con risorse e progettualità queste iniziative che valorizzano la persona nella sua interezza. L’impegno del pubblico – ha concluso Latronico – trova in voi una sponda indispensabile per garantire un sostegno vero, caldo, umano. Nessuno deve restare indietro”.

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