Latronico (Fials) su Don Uva di Potenza

“ll giorno 28 agosto si è tenuto presso la struttura Don Uva di Potenza un incontro tra i rappresentanti datoriali dell'Ente e le organizzazioni sindacali. Durante l'incontro la dirigenza, come già annunciato nel mese di luglio, ha manifestato la necessità di modificare la turnistica dei lavoratori, sottoponendo alle organizzazioni sindacali un prospetto turni”. È quanto comunicato dal segretario provinciale Fials-Confsal Franco Latronico.
“La Fials ha preso atto che la direzione generale di Bisceglie ha commissariato la struttura Di Potenza, considerato che il direttore sanitario ed amministrativo non hanno condiviso o comunque digerito il modello organizzativo proposto, che di fatto ha messo in dubbio le capacità dirigenziali degli stessi. Lo stravolgimento del modello a turnazioni – ha aggiunto Latronico – è nettamente in contrasto con gli accordi e le direttive emanate dalla Asp di Potenza in merito ai minimi previsti degli organici, in particolare il servizio notturno”.
“Per tali motivi la Fials non accetta assolutamente tale modello, ritenendo che quello attuale, seppur ai minimi termini – ha affermato Latronico – garantisca al meglio le esigenze degli utenti e costituisca un modello organizzativo che tutti i lavoratori hanno sempre accettato. Pur condividendo l'atteggiamento dell'amministrazione rispetto alla separazione dei tavoli inerenti alle problematiche connesse ai contratti di solidarietà, questa organizzazione sindacale ha ribadito al presidente della Giunta regionale, nell'ultimo incontro avvenuto alla presenza della dirigenza di Bisceglie e dell’avvocato Cozzoli, che fosse indispensabile, prima di modificare qualsiasi modello organizzativo, verificare la disponibilità regionale a modificare o aumentare le tariffe prestazionali elargite alla Congregazione Divina provvidenza”.
“Il metodo organizzativo che si vuole adottare risulta uguale a quello proposto nella struttura di Bisceglie – ha detto ancora Latronico – dove il numero dei dipendenti è in stragrande maggioranza rispetto a quello di Potenza e non tiene neppure conto della diversità assistenziale offerta. Inoltre continuano a riscontrarsi rilevanti differenze di trattamento che vedono i lavoratori della struttura potentina subire condizioni economiche diverse e peggiorative rispetto ai lavoratori di Bisceglie. Per queste ragioni – ha concluso il segretario – è necessario prevedere un intervento perequativo per ristabilire il principio di uguaglianza tra tutti i lavoratori”.

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