“Il tema dei trasporti ferroviari in Basilicata non può risolversi con un pullman in più per Potenza e Matera per collegarsi con Salerno ai treni dell'alta velocità. Aspettiamo da mesi che il Ministero dei Trasporti chiarisca in Parlamento cosa intende fare per collegare la Basilicata con le reti ferroviarie italiane a partire da Salerno. Perché non si attiva il pendolino Roma/Potenza che era stato promesso in una audizione parlamentare dagli allora vertici di RFI e Trenitalia, Elia e Soprano; cosa possibile utilizzando la tratta dell'alta velocità tra Roma e Salerno e proseguendo verso Potenza ,Metaponto , Taranto”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “ Non abbiamo niente da obiettare sulle ultime iniziative commerciali di Trenitalia che si aggiungono a quelle di Italo e che inaugurano una sana concorrenza che sicuramente accresce l'offerta dei servizi per gli utenti. Quello che resta da definire è il ruolo ed i contenuti della richiesta della committenza pubblica, Ministero dei Trasporti e Regione Basilicata. Ci aspettiamo che nel nuovo contratto di servizio, da stipulare al più presto, tra Regione Basilicata, Ministero dei Trasporti e Ministero dell'Economia si chiedano nuovi e più veloci treni per la Basilicata, velocizzando ed incrementando le offerte di servizio sulla tratta Salerno /Potenza /Metaponto/ Taranto. Si deve pure chiarire in termini programmatici l'aspetto infrastrutturale a partire dai lavori di ammodernamento della Battipaglia /Potenza fino alla storica controversia della tratta Ferrandina/Matera, che non può essere annoverato un capitolo chiuso dopo aver speso 500 md di vecchie lire. Il Governo nazionale e la Regione Basilicata devono assumersi la responsabilità di pronunciare parole chiare e definitive uscendo dalla sospensione di giudizio di questi ultimi anni e del presente. Nei prossimi giorni con il mio gruppo parlamentare chiederò al governo di venire a riferire in aula. La storica assenza di servizi ferroviari, la debolezza delle modalità trasportistiche per i lucani, il ruolo di Matera a capitale europea della Cultura esigono una impostazione programmatica solida e di prospettiva che non si può nutrire di piccole risposte pure gradite, come quelle offerte di recente da Trenitalia che peraltro lasciano fuori larga parte delle arre urbane della regione, come il Metapontino per far un solo esempio che coincide con l'area turistica più forte della regione”.
Bas 05