Latronico alla presentazione del progetto Anita

L’assessore regionale alla Salute oggi a Roccanova per partecipare ad un incontro sul tema della violenza sulle donne. “La Regione Basilicata continuerà a sostenere progetti come Anita, convinta che la lotta alla violenza non sia solo un dovere istituzionale ma una battaglia culturale”.

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Un territorio che si stringe attorno a un impegno condiviso e un messaggio forte: la violenza maschile sulle donne non può più essere considerata un’emergenza sporadica, ma una ferita quotidiana che va contrastata con determinazione. È in questo clima che, oggi a Roccanova, l’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona Cosimo Latronico ha partecipato alla presentazione del Progetto Anita, promosso dall’Ambito socio-territoriale Lagonegrese Pollino insieme a Differenza Donna e finanziato dalla Regione Basilicata.
“Siamo qui per dire con chiarezza che le istituzioni lucane ci sono e sono accanto alle donne vittime di violenza, alle loro famiglie e a chi lavora ogni giorno sul territorio per prevenire, ascoltare e proteggere” ha sottolineato Latronico, richiamando l’urgenza di non relegare la lotta alla violenza di genere a giornate simboliche, ma di farne un impegno quotidiano.
Il Progetto Anita nasce proprio con questo obiettivo: offrire alle donne uno sportello di ascolto antiviolenza gestito da professioniste specializzate e, allo stesso tempo, promuovere iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, nelle associazioni e nella comunità. Due linee di azione – accoglienza e prevenzione – che intrecciano sostegno concreto e cambiamento culturale.
Durante il suo intervento Latronico ha posto l’accento su tre priorità dell’azione regionale: formazione del personale sanitario, affinché pronto soccorso, consultori e medici di base diventino luoghi sicuri di ascolto e presa in carico;
rafforzamento della rete dei Centri Antiviolenza, sostenuti da risorse adeguate e continuità amministrativa; collaborazione interistituzionale, che metta in sinergia Comuni, Regione, Forze dell’Ordine, Scuola e Terzo Settore per educare al rispetto fin dalle nuove generazioni.
“La Basilicata non fa eccezione – ha ricordato l’assessore – nel 2024, 102 donne si sono rivolte ai Centri antiviolenza della regione: quasi una ogni tre giorni. Numeri che devono interrogarci e spingerci a fare di più”.
Per Latronico la forza del Progetto Anita sta proprio nella sua dimensione territoriale: “In aree come le nostre, più piccole e periferiche, il silenzio può essere ancora più pesante e la denuncia più difficile. Per questo essere qui oggi, a Roccanova, significa dire che non esistono margini: ogni donna ha diritto a protezione, ascolto e giustizia”.
La Regione Basilicata – ha concluso l’assessore – continuerà a sostenere progetti come Anita, convinta che la lotta alla violenza non sia solo un dovere istituzionale ma una battaglia culturale da vincere insieme”.

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