Si è svolto oggi presso l’Università degli Studi della Basilicata, sede di Matera, il convegno “Le bugie per dire la verità: eclettismo ed integrazione nella Psicoterapia”, un importante momento di confronto e approfondimento sul ruolo sempre più centrale dell’eclettismo e dell’integrazione tra modelli nella pratica psicoterapeutica contemporanea.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Basilicata, il Comitato Unico di Garanzia dell’Unibas e l’associazione Alba Lucana, ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, tra cui psicologi, psicoterapeuti e docenti universitari, impegnati a discutere i diversi approcci terapeutici e le prospettive future di un’azione sempre più centrata sulla persona.
Tra gli interventi istituzionali, anche quello dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, che ha ribadito l’importanza della salute mentale e del benessere psicologico come priorità nell’agenda pubblica.
“Sostenere occasioni di confronto tra professionisti – ha dichiarato l’assessore – è essenziale per favorire la costruzione di un linguaggio comune e condiviso nella presa in carico della persona. La psicoterapia, con il suo sguardo profondo e integrato, rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere percorsi di cura personalizzati, capaci di accompagnare i cittadini nei momenti di maggiore vulnerabilità. La Regione Basilicata continuerà a investire in salute mentale e a sostenere una rete di servizi che metta al centro la dignità e la storia di ogni individuo”.
Nel suo intervento, l’assessore ha anche evidenziato come i ritmi frenetici della società contemporanea, l’iperconnessione digitale e le conseguenze della recente pandemia da Covid-19, abbiano profondamente inciso sul benessere psico-fisico delle persone. L’aumento dei disturbi legati ad ansia, depressione, insonnia e stress cronico è un segnale chiaro di un disagio diffuso che necessita risposte nuove e strutturate.
“L’Organizzazione mondiale della Sanità ci segnala che la salute mentale rappresenterà una delle principali emergenze sanitarie dei prossimi decenni. Di fronte a questa realtà – ha aggiunto l’assessore – dobbiamo intervenire con strumenti adeguati, personale qualificato e modelli di presa in carico capaci di coniugare la dimensione clinica con quella relazionale, educativa e preventiva. L’integrazione tra mente e corpo, infatti, è oggi un paradigma imprescindibile. Il disagio psicologico non può più essere affrontato in modo settoriale o isolato, ma deve essere inserito in un contesto multidisciplinare, in cui il sintomo sia interpretato come espressione di un vissuto più ampio. L’obiettivo non è solo eliminare il disturbo, ma promuovere un equilibrio psico-emotivo stabile e duraturo.
“È tempo – ha concluso – che la salute mentale entri a pieno titolo nella routine della salute, superando pregiudizi e resistenze culturali, a partire dalla scuola e dalle famiglie, affinché la gestione delle emozioni e dei conflitti diventi parte integrante dell’educazione e della prevenzione.”
Il convegno si è articolato in più sessioni dedicate alle neuroscienze, agli approcci psicoanalitici, al confronto tra modelli clinici e a un laboratorio esperienziale sul Metodo Origins, concludendosi con una tavola rotonda e le considerazioni finali, in un clima di vivace scambio e partecipazione.