L’associazione Nemus Olim compie 18 anni

Fondata da Celeste Pansardi. Il 3 agosto un evento per celebrare il compleanno nell'Anfiteatro Carlo Pesce al Lago Sirino di Nemoli. Ospite d'onore il maestro Pasquale Menchise. Il focus dell’evento sarà la proiezione di un prezioso documentario che racconta il percorso dell'associazione.

Celeste Pansardi, fondatrice dell'associazione

Il 3 agosto prossimo, nella suggestiva location dell’ ”Anfiteatro Carlo Pesce” al Lago Sirino Nemoli  ci sarà un evento di grande rilevanza per celebrare un compleanno importante, i 18 anni dell’Associazione  Nemus Olim-Palazzo Filizzola, fondata da Celeste  Pansardi, che ne ha organizzato anche la rassegna in qualità di Presidente insieme al Consiglio Direttivo e in collaborazione con il Comune di Nemoli.

L’ evento, che vedrà come ospite d’onore il maestro Pasquale Menchise, direttore d’orchestra apprezzato anche fuori dai confini nazionali, è articolato in diversi momenti, tra testimonianze, interventi e  ospiti  di prestigio per celebrare il percorso associativo degli eventi realizzati dalla Nemus e del lavoro svolto dal direttivo e dai molti operatori sul territorio. Il focus dell’evento sarà la proiezione di un prezioso documentario che racconta tra musiche e immagini il lungo percorso di attività dell’associazione, da cui emergono quegli elementi attrattivi della terra lucana che l’intensa attività culturale ha saputo cogliere, esplorando attraverso iniziative editoriali a firma di Celeste Pansardi, il legame intrinseco e profondo tra la Basilicata contemporanea e la sua ricca eredità storica e spirituale. Il bel documentario di Pietro Pelillo, film editor d’eccezione, non è solo un reading documentale dei momenti salienti del percorso associativo, ma il racconto delle sue stesse origini, quando nel 2007, Celeste Pansardi insieme ad altri soci, alcuni dei quali ancora iscritti, decise di fondare l’Associazione Nemus Olim-Palazzo Filizzola, come  organismo di tutela, salvaguardia e divulgazione del patrimonio immateriale, archivistico e librario del Palazzo Filizzola, in base agli art.1,2,3,4 dello Statuto.

Grazie anche alla scoperta di materiale documentale rilevante, dichiarato di valore storico nel 2007 dalla Soprintendenza Archivistica per la Basilicata, con il nome di Archivio Filizzola, in quanto “adduttore di fatti  e circostanze presenti nella storia economica e politica del paese, relazionati sia a quella di altri archivi più conosciuti, sia a famiglie e a personaggi interessanti per la storia personale o per quella politica…”Un’eredità culturale importante da tutelare per evitarne la dispersione, strettamente connessa alla funzionalità sociale e culturale del territorio, e dunque tra i patrimoni storico-documentali lucani di pregio, collegato alla genesi del Palazzo Filizzola e al suo ruolo di centralità già nel ‘700.Il documentario racconta per immagini il percorso associativo di incontri straordinari, scambi culturali, relazioni, progetti di rigenerazione sociale e culturale  per gli antichi borghi della Basilicata, anche di aree marginali, per riscoprire le radici profonde che collegano la memoria storica al presente e  alle prospettive per il futuro. Il filmato è un viaggio parallelo alle pubblicazioni di Celeste Pansardi confluite nella linea editoriale dell’Associazione e divulgata a livello nazionale. Un impegno progettuale funzionale alla valorizzazione della storia e delle tradizioni lucane portato avanti da anni in tante battaglie di sensibilizzazione culturale, inclusione e innovazione sociale, nella difficoltà e nella complessità di promuovere cultura e temi di valorizzazione degli elementi attrattivi della Basilicata: bellezza, tradizioni, spiritualità e cammini sacri, e prodotti di eccellenza di territori lucani meno conosciuti. Sono stati incontri interessanti, ricchi di esperienza umana di gente comune e di persone famose che hanno dato molta visibilità all’Associazione, premiata in questi ultimi anni in termini di consenso, affluenza di pubblico e sostanziale aumento degli iscritti, in una composizione particolare di lucani che vivono in Basilicata e altri fuori soprattutto a Roma. Questo mix è diventato un fattore positivo per la Nemus perché consente l’integrazione di vari punti di vista e prospettive diverse. Il ruolo della Nemus Olim nella continuità e coerenza con cui opera sul territorio è molteplice: divulgare la grande storia della Basilicata con convegni, mostre, pubblicazioni, dando particolare rilievo a quei complicati passaggi epocali e cambiamenti che interessarono il meridione d’Italia, includendo la piccola storia del Palazzo Filizzola, Dimora Storica nel 2007 con decreto del Ministero dei Beni Culturali, cui si lega il percorso evolutivo di Nemoli, che una volta si chiamava Bosco; intercettare esigenze e cambiamenti delle aree della Basilicata con iniziative culturali  che consentono contatti e continui aggiornamenti con le istituzioni scolastiche e regionali.

L’evento del 3 agosto prossimo vuol essere soprattutto una festa da condividere con tutti coloro che hanno creduto nei progetti di rigenerazione sociale e culturale della Nemus Olim e negli obiettivi di promozione territoriale, celebrando insieme la crescita di questa realtà associativa. Nell’atmosfera e nella leggerezza della festa e della convivialità si vuole mandare anche questo messaggio di bellezza e condivisione del legame intrinseco tra la Basilicata moderna, la sua ricchezza culturale, la grande eredità storica e spirituale; ma soprattutto un messaggio per le nuove generazioni, di unità ed evoluzione, nell’invito a riscoprire quelli che furono gli scambi di produzione e contaminazioni culturali dell’Antica Lucania che portano inevitabilmente al grande patrimonio immateriale che è l’eredità di comunità, da rendere visibile e trasmettere.

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