Da domani, 17 maggio, al 30 giugno, l’associazione Techné, in collaborazione con Visioni Future di Potenza, presenta negli spazi de Villa Genoese Zerbi, a Reggio Calabria, la mostra “Ecosistemi dell’arte: creare, condividere, custodire” a cura di Lorenzo Benedetti. Il progetto espositivo per Palazzo Zerbi si propone come un modello in cui l’arte non è solo oggetto di consumo o di mercato ma parte di un sistema culturale sostenibile che coinvolge attivamente artisti, pubblico e istituzioni. L’ idea di un’arte ecologica si fonda sulla necessità di creare circuiti virtuosi che favoriscano l’accessibilità, la condivisione e la durata delle opere nel tempo. Attraverso questa triplice articolazione la mostra intende sottolineare l’importanza di un ciclo completo per l’arte contemporanea: dalla produzione alla diffusione, fino alla conservazione e valorizzazione.
Non è solo Visioni Future a rappresentare la Basilicata. Tra gli artisti che espongono le opere ci sono anche quattro lucano: Lovisco, Cardone, Moles e Fornataro. Inoltre la mostra si articola in tre sezioni interconnesse presentando artisti di Reggio Calabria, il progetto di “poster 3500 cm²” e una selezione di opere dalla collezione del lucano Cataldo Colella. La sezione dedicata ad una selezione di artisti legati alla Calabria e alla Basilicata
rappresenta la vitalità della ricerca artistica nel territorio, con l’intenzione di valorizzare il loro contributo alla scena contemporanea. Un’altra sezione esplora il ruolo della diffusione nell’arte contemporanea attraverso 3500
cm², un progetto internazionale che utilizza il formato del poster per promuovere il lavoro degli artisti in uno spazio accessibile e democratico. Questa parte della mostra evidenzia l’importanza della divulgazione artistica e la possibilità di portare l’arte al di fuori delle istituzioni tradizionali.
Una terza sezione, infine, presenta una selezione di opere dalla collezione di Cataldo Colella, offrendo una prospettiva sul collezionismo come strumento di conservazione e valorizzazione dell’arte contemporanea. La collezione rappresenta un archivio di esperienze artistiche, dimostrando il valore della raccolta privata nella costruzione della memoria culturale.