Lapenna Pps: su incostituzionalità legge elettorale

Pur condividendo in via di principio, sul piano politico, l’abolizione del listino regionale, che avrebbe comportato il ripristino del libero voto democratico degli elettori, ho subito prospettato in Consiglio regionale, durante la scorsa legislatura nella mia veste di consigliere, i rischi oggettivi sulla dubbia legittimità costituzionale della legge elettorale approvata a fine legislatura. E’ quanto dichiara il segretario regionale dei Popolari per il Sud, Sergio Lapenna.
Fin dall’inizio – afferma Lapenna – sono state rilevate le perplessità sulla discussa legge elettorale e sulle conseguenze che poteva avere sulle elezioni regionali che si sarebbero tenute dopo poche settimane. La riforma costituzionale del 1999 – spiega Lapenna – ha attribuito alle Regioni la competenza in materia elettorale, ma nel disegno del legislatore costituzionale la modalità di elezione dei Consigli regionali è strettamente legata alla definizione della nuova forma di governo. Gli organi regionali devono disciplinare in materia elettorale secondo i principi sanciti nello Statuto. Ma la Regione Basilicata, con un colpo di mano, aveva tentato di modificare la legge elettorale senza il presupposto fondamentale, ossia senza l’esistenza di uno Statuto. Ciò è il segno evidente – conclude Lapenna – che in Regione Basilicata non si scinde la funzione strettamente legislativa da quella prettamente politica che vanno attribuite con le dovute competenze e responsabilità”.

Bas 03

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