Lamorte: "Sicurezza in rete e consapevolezza"

La presidente del Corecom, Giuditta Lamorte, in qualità di delegato del coordinamento nazionale Corecom – Minori e nuovi media interviene in merito alla “Giornata internazionale della sicurezza in rete”.

&ldquo;Il Safer Internet Day &egrave; la giornata mondiale organizzata annualmente nel mese di febbraio e dedicata alla sicurezza in rete, al fine di promuovere l&#39;uso sicuro e responsabile delle tecnologie online e di telefonia mobile, specialmente tra i bambini e i giovani di tutto il mondo&rdquo;. E&rsquo; quanto riferito dal delegato del coordinamento nazionale&nbsp; Corecom &ndash; Minori, Giuditta Lamorte.<br /><br />&ldquo;Lo slogan di quest&#39;anno &ndash; precisa Lamorte -&nbsp; &egrave; &lsquo;Let&#39;s create a better Internet together&rsquo;, &lsquo;Creiamo insieme un Internet migliore&rsquo;, coinvolgendo bambini, ragazzi, genitori, insegnanti ed educatori per costruire un web migliore per tutti. La rete offre una serie di opportunit&agrave; legate al potenziale del suo utilizzo, tanto in ambito professionale, quanto sociale, economico e privato, ma allo stesso tempo espone ad una serie di rischi. Attraverso, per&ograve;, un uso consapevole ed intelligente, i pericoli possono essere arginati. L&rsquo;obiettivo primario di queste azioni positive &egrave; di indurre le persone a far uso dello strumento Rete con approccio critico, al riparo da pericoli, consentendo una crescita culturale, professionale e sociale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Secondo alcuni &ndash; continua Lamorte &ndash; &lsquo;Il mondo ormai &egrave; nella tasca dei jeans&rsquo;, un&rsquo;opportunit&agrave; non priva di rischi per la sicurezza dei pi&ugrave; giovani, che navigano in rete quotidianamente e nella maggior parte dei casi possiedono uno smartphone che consente la connessione ovunque nel tempo e nello spazio. Secondo una indagine condotta da &lsquo;Telefono Azzurro&rsquo; il 64 per cento degli adolescenti teme che le proprie informazioni personali vengano usate dalle piattaforme social per scopi diversi da quelli dichiarati. Secondo la ricerca, inoltre, il 15 per cento degli adolescenti intervistati ha gi&agrave; subito un furto d&rsquo;identit&agrave; sul web ed il 30 per cento si &egrave; pentito di quello che ha postato on line. La protezione dei bambini e degli adolescenti &ndash; sottolinea Lamorte – non pu&ograve; passare attraverso il non utilizzo delle nuove tecnologie, ma deve necessariamente attraversare la consapevolezza che libert&agrave; della rete e sicurezza possono coesistere. L&rsquo;uso di Internet, in particolare da parte dei minori, sta diventando sempre pi&ugrave; un problema fuori controllo ed i rischi aumentano quando si parla di social network. La connessione totale tempo/spazio ed il presunto anonimato del cyber spazio, amplificano fenomeni come lo stalking ed il bullismo; l&rsquo;uso distorto della rete diventa un modo nuovo per inseguire, pedinare, assediare, diffamare, minacciare, opprimere, molestare&rdquo;.<br /><br />Lamorte, richiamando il pensiero e le parole del sociologo Zygmunt Bauman, evidenzia come: &ldquo;Passiamo in media pi&ugrave; di sette ore al giorno davanti a un display. Eppure la vita vera resta quella offline. Per&ograve; l&rsquo;online ci affascina perch&eacute; rende tutto pi&ugrave; facile. E&rsquo; una via di fuga dai problemi reali, permette di creare pi&ugrave; facilmente legami e relazioni. Ma, attenzione: allo stesso modo, &egrave; molto pi&ugrave; semplice spezzare questi legami. Non serve pi&ugrave; neppure dirlo; basta ignorare l&rsquo;altro, smettere di rispondere&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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