Nell’incontro con i giornalisti il presidente del Consiglio regionale ha invitato “a riscoprire l’orgoglio di essere lucani che è indispensabile per affrontare lo stesso dibattito sulle macroregioni, un dibattito che non può essere subito”
“Il 2014 è stato l’anno della designazione di Matera a capitale europea per la cultura nel 2019. Mi auguro che il 2015 sia l’anno per preparare i lucani al 2019, raccogliendo la sfida della modernità e dell’innovazione per superare la crisi. #Lucani2019 è una parola d’ordine per dare un senso alle radici e alla storia, rinnovare le regole, stare al passo con i tempi. Superando definitivamente una visione provinciale della Basilicata, basata sulle eterne lamentazioni di un certo levismo, è possibile imboccare una strada nuova, che partendo dalla nostra storia, ed anche dal necessario tributo a intellettuali come Carlo Levi, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo della morte e il settantesimo anniversario dalla pubblicazione del ‘Cristo’, ci porti oltre la dipendenza e la subalternità. Così sarà possibile riscoprire l’orgoglio di essere lucani che è indispensabile per affrontare lo stesso dibattito sulle macroregioni, un dibattito che non può essere subito”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, nell’incontro con i giornalisti sull’attività svolta dal Consiglio regionale nel 2014 e sui programmi dell’istituzione regionale per il nuovo anno.<br /><br />Lacorazza ha messo in evidenza “gli sforzi fatti nel 2014 dall’Assemblea per ricostruire il rapporto fra istituzioni e cittadini, attraverso le scelte fatte per la trasparenza, la riduzione dei costi ed una produzione legislativa che ha visto un rinnovato e proficuo impegno dei singoli consiglieri, che si è tradotto in diverse leggi su importanti temi sociali”. Ha inoltre auspicato “che il 2015 sia l’anno dell’approvazione del nuovo Statuto, dopo l’importante lavoro di analisi e di approfondimento fatto in questi mesi in prima Commissione. Un passaggio molto delicato per la contemporanea riforma del titolo V della Costituzione che configura nuovi poteri, cambia il rapporto fra Stato e Regioni, e a maggior ragione impone che il Consiglio regionale riesca a dotarsi di nuove regole per una democrazia regionale più forte”.<br /><br />Lacorazza ha infine ricordato le iniziative intraprese per rafforzare l'attività legislativa (“La crisi del regionalismo si vede anche nel depotenziamento degli uffici legislativi che c’è stato negli ultimi anni”, ha detto), annunciando la collaborazione con l’Issirfa – Cnr per la redazione di testi unici sul governo del territorio e sulla sanità e l’attivazione di dottorati di ricerca e tirocini formativi per coadiuvare il lavoro dell’Ufficio legislativo del Consiglio regionale. Ha inoltre ricordato le iniziative del Consiglio regionale per alimentare la memoria e l’identità regionale (manifestazioni per i cento anni della grande guerra, manifestazioni per il giorno della memoria), per sostenere l’uso dei giornali nell’attività didattica e per rinnovare l’attività rivolta ai lucani nel mondo, “rafforzando la ‘rete’, attivando il museo dell’emigrazione a Lagopesole e rendendo protagoniste le nostre comunità che vivono all’estero dei progetti per Matera 2019”.<br /><br />“C’è un elemento – ha concluso il presidente – che, pur nella diversità, lega le manifestazioni del 2003 contro il deposito di scorie nucleari e quelle studentesche del 2014 sull’articolo 38 dello sblocca Italia. Il movimento studentesco esprime una domanda di futuro, che assume una dimensione fortemente legata alla propria terra e chiede alla classe dirigente di costruire una risposta. Mi auguro che la politica e le istituzioni siano all’altezza di questo compito”.<br /><br /><br /><br /><br />