Lacorazza a Bruxelles per seminario Upi su politiche Ue

“La strategia Europa 2020, i cui assi portanti sono la crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, chiama l’intero sistema delle Province ad affrontare da protagonista una sfida importante, capace di creare nuove opportunità di crescita per il futuro. Ciò sta già avvenendo per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile. Sono 43 le province italiane riconosciute strutture di supporto al Patto dei sindaci e circa 1200 i comuni che hanno aderito al Patto. Con questi numeri l’Italia e' il Paese che più di altri si sta muovendo su questo terreno”.
Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza che è intervenuto questa mattina a Bruxelles, in qualità di coordinatore delle Province italiane strutture di supporto al Patto dei sindaci e responsabile Ambiente per l’Upi, ad un seminario formativo su “Istituzioni, politiche e strumenti dell’UE per la crescita e la competitività della Pubblica Amministrazione”, organizzato dall’Upi, in collaborazione con la Sspal (Scuola superiore pubblica amministrazione locale) ed il supporto dell’ufficio Upi-Tecla Europa.
“ Ci sono – ha continuato Lacorazza – alcune priorità da individuare per dar concretezza alle politiche europee. In primo luogo è importante far entrare gli obiettivi di Europa 2020 e le direttive comunitarie nei nostri atti amministrativi e di pianificazione. Se pensiamo alla sfida del Barden Sharing per ridurre le emissione di CO2 (ovvero la decisione di suddividere tra le Regioni gli oneri per il raggiungimento, entro il 2020, del target assegnato all’Italia dall’Ue del 17% del consumo totale da fonti rinnovabili) oppure agli edifici pubblici e privati si possono raggiungere alcuni obiettivi a “costo zero”. Allo stesso tempo è necessario, da un lato, investire in Information and Communication Technology per potenziare i Sistemi Informativi Territoriali, banche dati necessarie a definire il Bilancio di emissione di CO2 e il Piano per le energie sostenibili e, dall’altro, provare a trasferire in Italia alcuni strumenti europei di sostegno e di finanziamento alle strategie energia/clima 20 20 20. L'idea è di combinare, in sinergia con la Cassa Depositi e Prestiti, il nuovo conto energia e il fondo rotativo di Kioto, che nei prossimi mesi potrebbe essere attivato".
 (r.s.)

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