La valenza culturale dei geositi lucani, un convegno a Potenza

Il patrimonio geologico al centro di un seminario che si è tenuto al campus universitario per discutere di conservazione e valorizzazione delle ricchezze territoriali di valenza anche turistica

“La Regione Basilicata sta mettendo in atto importanti azioni per la salvaguardia dell’intero patrimonio geomorfologico e geologico. Dai calanchi del materano alle Dolomiti lucane, dietro ogni sito c’è una storia diversa sulla quale tracciare un’identità e una memoria. Queste le parole del dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Alberto Caivano al seminario sulle valenze turistiche e culturali del patrimonio geologico della Basilicata che si è tenuto al Campus Universitario di Potenza.
Al centro dell’incontro la legge regionale sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico che prevede la realizzazione del Catasto regionale dei geositi e del patrimonio speleologico.
“La Regione nel 2015 – ha continuato Caivano – si è dotata di una norma specifica che vede incardinare nell’Ufficio geologico una serie di attività come il censimento dei siti. La Regione Basilicata – ha detto – pone massima attenzione alle attività di salvaguardia dei geositi. Un primo traguardo è la costruzione dell’architettura del catasto con i geositi dei primi 6 comuni (Acerenza, Calciano, Irsina, Oppido Lucano, Pietragalla, Tricarico) che ha visto i geologi coinvolti in nome della valorizzazione del territorio”.
Il catasto dei geositi è fondamentale per la programmazione turistica. I fruitori del geoturismo sono consumatori attenti che hanno una forma di consumo ecologica. Tra gli interventi di valorizzazione fatti sui geositi il più importante è il “Volo dell’Angelo” tra Castelmezzano e Pietrapertosa che nel corso degli anni ha ampliato l’offerta con altri attrattori come l’arrampicata, il percorso delle 7 pietre e il ponte nepalese.

  

    Condividi l'articolo su: