“C’è la Basilicata migliore nel Dna della Deputazione di Storia Patria per la Lucania, Istituto storico caratterizzato dall’impegno di coloro che si sono succeduti alla sua guida, da Raffaele Ciasca a Vincenzo Verrastro, da Giovanni Battista Bronzini a Raffaele Giura Longo, all’attuale presidente Antonio Lerra, insieme con quello dei tanti “deputati” che nel corso degli anni si sono distinti per i contributi storiografici offerti, da Emilio Magaldi a Tommaso Pedio a Dinu Adamesteanu a Rocco Mazzarone, per citarne solo alcuni”. E’ quanto si legge in un comunicato della Deputazione di storia patria per la Lucania. “Un impegno scientifico-culturale, civile e sociale «he i lucani non dimenticheranno mai e noi siamo chiamati a far tesoro della lezione di chi in quest’ultimo cinquantennio ha concorso a consegnarci una Basilicata finalmente non chiusa, né immobile, ma pienamente ed attivamente dentro più larghi ed ampi circuiti culturali, politico-istituzionali e socio-economici. E’ quanto, tra l’altro – continua la nota – ha scritto il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nella presentazione al volume, a cura del professor Antonio Lerra ‘La Deputazione di Storia Patria per la Lucania 1957-2010’. Nel volume è linearmente ricostruito il profilo storico-identitario della Deputazione lucana (a partire dalla sua istituzione, nel 1957, dopo essere stata congiunta con quella della Calabria dal 1935), nell’articolazione dei suoi assetti e delle sue attività scientifico-culturali e pubblicistiche, con un’agile appendice relativa al quadro legislativo nazionale sulle Deputazioni, a partire dal Regio Brevetto del re di Sardegna Carlo Alberto (20 aprile del 1833) sull’istituzione della Deputazione per gli Studi Storici di Storia Patria con sede a Torino.
Nell’introduzione al volume Lerra, attraverso l’utilizzo di documentazione in larga parte inedita, ha ricostruito l’intenso e fruttuoso cammino scientifico-culturale dell’Istituto lucano di studi storici”.
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