La Polizia di Stato in piazza il 25 novembre

Nella centralissima piazza Mario Pagano, nelle fasce orarie 10/13 e 16/19,  una équipe di operatori specializzati sarà presente con uno stand per una campagna di sensibilizzazione ed informazione per far emergere il fenomeno della violenza di genere.

Genova, agenti della squadra mobile in azione.

In occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che ricorre domani 25 novembre, la Polizia di Stato intende rinnovare il proprio impegno attraverso la campagna permanente contro la violenza di genere intitolata “…questo NON è AMORE” che si inserisce tra le attività progettuali principali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

A Potenza, in detto giorno, nella centralissima P.zza M.Pagano, nelle fasce orarie 10/13 e 16/19,  una équipe di operatori specializzati della Polizia di Stato sarà presente con uno stand per una campagna di sensibilizzazione ed informazione volta a favorire l’emersione del fenomeno e nell’ottica di fornire ulteriore impulso ed efficacia all’azione di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne.

Nell’occasione verrà distribuito l’opuscolo “…questo NON è AMORE”, elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo si ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.

Inoltre, aderendo all’iniziativa “Orange The World” promossa da “UN Women”, ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere impegnato nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne, sostenuta anche dall’Associazione “Soroptimist International Italia”, la facciata della Questura di Potenza si illuminerà simbolicamente di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere.

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