La Ola su termodistruttore Fenice

L‘Organizzazione lucana ambientalista rende noto che sono stati pubblicati sul sito dell'Arpa Basilicata i nuovi dati relativi al campionamento delle acque di falda presso i nove pozzi piezometrici in prossimità dell'inceneritore Fenice a San Nicola di Melfi.
“Dati che – evidenzia la Ola – dimostrano un inquinamento ancora presente. Il tricloroetilene supera il valore fissato dalla legge nel pozzo 2; il tetracloroetilene è di quasi tre volte superiore ai limiti previsti dalla normativa. Valori fuori limite anche per il dicloropropano, il ferro supera di oltre 2 volte il limite di legge per il pozzo 5. Rispetto ai dati di marzo 2012 si sono verificati aumenti di valori di nichel per i pozzi 2, 7 e 9; di manganese per i pozzi 2, 6 e 9; di ferro al pozzo 6. Per quanto riguarda i floruri – sottolinea la Ola – in una nota dello scorso maggio abbiamo segnalato un'anomalia del dato che mostrava una tendenza di questo inquinante verso lo sforamento dei limiti di legge. E'arrivato il momento che le istituzioni fermino questo disastro. Non si può più continuare a rinviare la chiusura dell'impianto Fenice.”

BAS 09

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