"La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, chiede all’assessore all’ambiente della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer, chiarimenti urgenti sull’inquinamento riscontrato nei terreni e nelle acque dei piezometri (n.3) posizionati in prossimità dell’area pozzo esplorativo Pergola 1, nella cui località montana oggi fervono i lavori per la trivellazione del pozzo. Da fonti giornalistiche si apprende che in campioni di terreni e acque prelevati da Arpab sarebbero stati infatti riscontrati valori di idrocarburi, metalli pesanti e sostanze non meglio indicate, queste ultime utilizzate in tutte le fasi delle attività petrolifere (approntamento postazioni, perforazione, estrazione, trasporto e trattamento greggio e reflui/rifiuti petroliferi).
La Ola – si legge in un comunicato dell'associazione ambientalista – chiede al Presidente della Regione Basilicata di sospendere i lavori del pozzo Pergola 1, accertando se il delicato equilibrio idrogeologico quello dei bacini di superficie e profondità dei fiumi Agri e Sele abbiano già subito danni irreversibili, ancor prima che le compagnie petrolifere comincino ad estrarre idrocarburi dal pozzo Pergola 1.
La Ola chiede inoltre di conoscere i valori riscontrati e la tipologia delle sostanze utilizzate dalle compagnie petrolifere con le date dei prelievi effettuati su campioni di suolo e acque ubicati su un'area montana coperta da boschi e pascoli, oggi devastata da ruspe e trivelle (vedi foto allegata).
La Ola giudica irresponsabile il comportamento tenuto sulla questione da parte della Regione Basilicata, del Comune di Marsico Nuovo e dell’Autorità di Bacino Interregionale del fiume Sele che, nonostante sollecitati dalla Ola a non autorizzare i lavori per pozzo esplorativo Pergola 1, hanno del tutto ignorato le osservazioni prodotte dalla nostra organizzazione e gli effetti delle attività petrolifere nell’area, sottovalutando gli impatti ambientali sui bacini idrici e sul suolo.
La Ola in proposito comunica puntualmente da oltre 3 anni agli organi dell’Unione Europea quanto sta accadendo in Basilicata e in Val d’Agri, sui monti di Marsico Nuovo e quelli della Maddalena, tra la Val d’Agri e il Vallo di Diano, e chiede nuovamente agli ispettori degli uffici del Commissario Europeo Ambiente ad intervenire per accertare lo stato dell’inquinamento in Val d’Agri unitamente alle responsabilità istituzionali regionali e locali per un nuovo disastro, purtroppo annunciato".
BAS 05