La musica entra nel carcere di Matera

Un'altra tappa significativa del progetto “Musica è Inclusione”, che ha già coinvolto l’Ospedale di Matera e la RSA Villa Anna, confermando l’impegno della Camerata delle Arti nel portare la musica là dove può diventare cura, ascolto, relazione, contrasto all'isolamento.

Un momento di autentica condivisione, ascolto e umanità ha attraversato questa mattina la Casa Circondariale di Matera, dove la Camerata delle Arti ha realizzato il concerto inserito nella rassegna “Musica è Inclusione”, offrendo ai detenuti un’esperienza di bellezza e partecipazione collettiva attraverso il linguaggio universale della musica.

L’iniziativa ha registrato una calda e sentita accoglienza da parte dei detenuti, che hanno seguito il concerto con attenzione, coinvolgimento ed emozione, dimostrando quanto la musica possa diventare strumento di dialogo, sollievo e speranza anche nei luoghi più complessi. Protagonisti della mattinata sono stati i giovani cantanti, provenienti dall’Italia e dall’estero e impegnati nel programma formativo “Opera Studio 2.0”, che hanno proposto un percorso musicale capace di parlare a tutti: arie della tradizione operistica italiana, celebri brani della canzone napoletana e canti classici del Natale, creando un clima di profonda partecipazione emotiva.

«Siamo stati accolti con grande calore e attenzione – ha dichiarato Francesco Zingariello, direttore artistico della Camerata delle Arti –. I detenuti hanno seguito il concerto con rispetto e interesse sincero, dimostrando quanto ci fosse bisogno di un momento come questo. Vedere giovani artisti donare la propria voce in un luogo di detenzione, ricevendo in cambio ascolto, silenzio partecipe ed emozione, è stato profondamente toccante. La musica, oggi più che mai, si è rivelata un linguaggio capace di creare ponti e restituire dignità, speranza e umanità».

Zingariello ha inoltre voluto ringraziare la Direzione della Casa Circondariale di Matera e il cappellano Frà Gianparide per la disponibilità e la sensibilità dimostrate, sottolineando come iniziative di questo tipo assumano un valore ancora più forte nel periodo natalizio, richiamando a una responsabilità collettiva verso chi vive una condizione di fragilità e isolamento.

Il concerto in carcere rappresenta una tappa significativa del progetto “Musica è Inclusione”, che ha già coinvolto l’Ospedale di Matera e la RSA Villa Anna, confermando l’impegno della Camerata delle Arti nel portare la musica là dove può diventare cura, ascolto e relazione. Un percorso che mette al centro la persona e riafferma il ruolo della cultura come bene condiviso, capace di generare senso, incontro e speranza.

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