Dalla “Carta di Matera” – un Patto tra l’organizzazione degli agricoltori e le amministrazioni locali per costruire una nuova politica agraria partendo dal territorio – al “Progetto di sistema Cia” – un’insieme di azioni per dare continuità all’autoriforma organizzativa con un programma di adeguamento dei servizi, di più forte tutela e rappresentanza sindacale e un progetto economico per l’agroalimentare “made in Basilicata”: è questo il percorso delineato dalla direzione regionale della Cia lucana che ha in cantiere per questo mese l’Assembla generale dei Gruppi di Interesse Economico, un convegno a Venosa sulla viticoltura e in campo agrituristico “weekend con il maiale e l e tradizioni di Carnevale”.
Intanto – ha sottolineato il presidente regionale Donato Distefano – il Patto, che la CIA e l’ANCI si sono impegnate a promuovere nei confronti dei sindaci italiani si fonda sui principi del sostegno dell’attività agricola, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, la valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio; rafforza la richiesta della convocazione della Conferenza nazionale dell’agricoltura (preceduta da una Conferenza Regionale) come sede di confronto tra le istituzioni e le rappresentanze sociali e delle imprese e di definizione delle linee di una nuova politica agricola nazionale. A livello regionale è stata ribadita la necessità di ripensare il modello agro-alime ntare e di definire una norma quadro regionale in materia di competitività del settore agro-alimentare e rurale tesa a garantire, in forma costante e strutturale, i necessari supporti al settore e alle aziende, recuperando un minimo di programmazione e coerente pianificazione in campo agro-alimentare.
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