“Il tema di una quarta rivoluzione industriale ha ormai assunto un’attualità che solo qualche mese fa appariva impensabile. Non siamo in grado di dire se l’evoluzione di questo processo tradirà o meno le aspettative, ma è evidente che molte delle attenzioni si stanno concentrando intorno alla possibilità che Industria 4.0 possa dare una risposta al deficit di competitività dell’industria europea in generale e di quella italiana in particolare” , è quanto fa sapere Angelo Summa da Torino, nel corso dei lavori della Cgil sul tema “4.0 (R)Evolution Road”, organizzato dalla Cgil nazionale, dalla Fondazione Friedrich Ebert e dalla Cgil Piemonte.
“Per la Cgil" continua Summa da Torino “governare il cambiamento è l’obiettivo prioritario che deve animare l’attività di sviluppo collegata alle nuove impostazioni culturali. Per questo, nell’ultimo anno l’organizzazione si è dotata di strumenti e iniziative che vanno dal Coordinamento e dalla Consulta industriale al nuovo catalogo di strumenti e servizi per sostenere la contrattazione d’anticipo nei processi di riorganizzazione e d’innovazione dell’apparato produttivo. Questo lavoro ha favorito categorie e territori in tante iniziative che hanno preparato l’appuntamento di Torino. Anche per tale ragione quella di ieri e di oggi è una tappa importante, perché mette a confronto tra i più qualificati protagonisti del dialogo sociale europeo. Sia in campo sociale, sia in ambito accademico. Lavoro, codeterminazione, competitività, libertà e conoscenza sono i temi decisivi per dare valore e senso a questo cambiamento”.
“Il lavoro per costruire un progetto e una proposta per Industria 4.0” conclude Summa “andrà ancora avanti, convinti come siamo che solo un grande processo di partecipazione democratica potrà mettere la quarta rivoluzione industriale al servizio dell’uomo e dei suoi bisogni”.