La Basilicata rurale conquista giornalisti e blogger

Il progetto “Basilicata Rurale – Rete rurale dell'accoglienza per turisti, viaggiatori, curiosi”, pensato per valorizzare le aree interne attraverso il turismo esperienziale, ha suscitato curiosità e partecipazione soprattutto tra giornalisti, blogger e content creator italiani

Il gruppo a Sant'Angelo Le Fratte

Il turismo che cambia le persone, prima ancora dei luoghi. È questa la filosofia che guida il progetto “Basilicata Rurale – Rete rurale dell’accoglienza per turisti, viaggiatori, curiosi”, pensato per valorizzare le aree interne attraverso il turismo esperienziale e partecipativo, che, sin dal lancio, ha suscitato curiosità e partecipazione – soprattutto tra giornalisti, blogger e content creator italiani – accompagnati alla scoperta di un territorio autentico, generoso, sorprendente.

I primi due tour – “Dal Vulcano al Cielo” (nell’area del Vulture Melfese) e “Tra Cielo e Terra – Turismo rurale e nuove traiettorie esperienziali” (nella Montagna Potentina) – hanno svelato borghi incantevoli e comunità pronte a raccontarsi con il cuore e aperto le porte di aziende agricole, cantine, agriturismi.

«In Basilicata non ti senti ospite ma parte di una famiglia. È una terra che ti prende per la mano e poi per lo stomaco e torni al Nord carico di emozioni ma anche di prodotti buoni, come se fossimo andati a casa dei nostri genitori», ha raccontato con entusiasmo Angelo Camillieri, fotografo e collaboratore di Marieclaire.it, di origini siciliane trapiantato a Bologna.

«Qui tutto è vero: i sapori, i paesaggi e soprattutto le persone» ha aggiunto Serena Stoccia, content creator di Roma, che – macchina fotografica alla mano – ha fermato in uno scatto lo sguardo delle artigiane e degli artigiani incontrati nei vari paesi visitati. Perché, accanto all’accoglienza calorosa e alla bontà dell’enogastronomia locale, a sorprendere è stata soprattutto la ricchezza delle esperienze umane e culturali. Come l’incontro, ad Avigliano, con Tonina Salvatore e le figlie Maria e Paola Samela che ancora lavorano su un telaio di famiglia dei primi del Novecento.

Molto apprezzati i borghi toccati, tra cui Abriola, il paese di San Valentino, Sant’Angelo Le Fratte, con i suoi murales che trasformano le vie in gallerie d’arte a cielo aperto, Brindisi di Montagna e il castello Fittipaldi. Grande emozione, infine, anche per l’esperienza immersiva del Silent Play a Potenza, dove, grazie a un racconto teatrale in cuffia, la città si è svelata in modo nuovo, coinvolgente e intimo.

Gli ultimi due appuntamenti sono già in calendario: dal 23 al 25 maggio, con “A spasso nella terra dei 5 sensi”, un tour enogastronomico e culturale nell’area Materana, e dal 6 all’8 giugno, con “Paesaggi umani tra i due parchi”, dedicato al turismo trasformativo nell’area sud della Basilicata.

Basilicata rurale è un progetto che racconta non solo una regione, ma un modo nuovo di viaggiare: lento, consapevole, profondo. Un viaggio, a detta di tutti i partecipanti, che resta dentro perché fatto di mani che lavorano, occhi che sorridono, storie belle che si intrecciano alla unicità dei panorami.

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