Istituto Comandi, Perrino: uso spregiudicato della Regione

Il consigliere del gruppo M5s: "Porte girevoli al Parco Nazionale Appennino Lucano. Ulteriore conferma del declino della Basilicata”

&ldquo;La risposta che il presidente Pittella ha dato in Aula all&rsquo;interrogazione sull&rsquo;uso spregiudicato dei comandi da parte di Regione Basilicata e Parco Nazionale Appennino lucano Val D&rsquo;Agri Lagonegrese &egrave; l&rsquo;ennesimo esempio della pessima cultura amministrativa della classe dirigente lucana&rdquo;. Ad affermarlo il consigliere regionale del gruppo M5s, Gianni Perrino che sottolinea: &ldquo;Pittella, posto davanti alle evidenze e alle obiezioni da noi mosse con l&rsquo;interrogazione, si &egrave; &lsquo;pilatescamente&rsquo; lavato le mani, trincerandosi sulla mancanza di competenza relativamente al Parco da parte della Regione. Pittella non ha risposto nemmeno in merito ai dipendenti assunti dal Parco a tempo determinato e che, anche dopo solo poche settimane, sono stati &lsquo;comandati&rsquo; presso altre amministrazioni pubbliche. Tra questi vi &egrave; la segretaria particolare del Presidente Pittella. Silenzio di Pittella anche sulla constatazione che l&rsquo;istituto del comando &egrave; uno strumento&nbsp; di carattere eccezionale che permette al pubblico impiegato, titolare di un posto di ruolo (ovvero a tempo indeterminato) presso una Pubblica Amministrazione, di prestare temporaneamente servizio presso un&rsquo;altra Amministrazione o presso altro ente pubblico&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Evidentemente &ndash; dichiara Perrino – questi sono dettagli di poco conto per l&rsquo;ex &lsquo;gladiatore&rsquo; di Lauria e non sono contemplati nella &lsquo;rivoluzione&rsquo; da lui promessa oltre tre anni fa. Dopo decenni in cui la pubblica amministrazione ha svolto il ruolo di ufficio di collocamento teso a soddisfare bisogni dei politici nostrani e del loro parentado, &egrave; davvero desolante trovarsi ancora di fronte a episodi di assunzioni nella Pa cos&igrave; discutibili e dubbie. I politici dovrebbero farsi un esame di coscienza, ammesso che ne abbiano ancora una. Ma dovrebbero farlo anche quei cittadini che si prestano e alimentano ancora questo tipo di squallidi giochetti. &Egrave; anche grazie a queste manovre che la Basilicata &egrave; condannata alla marginalit&agrave; ed alla deriva socio-economica, con una consistente fetta della propria popolazione permanentemente al di sotto della soglia di povert&agrave; (assoluta o relativa) e un costante esodo di giovani e meno giovani: un&rsquo;emorragia che non si riesce nemmeno a frenare. Stesso discorso vale per l&#39;inefficienza della pubblica amministrazione regionale certificata da un&rsquo;analisi dell&rsquo;Ufficio studi della Cgia di Mestre (su dati relativi a un&rsquo;indagine condotta dall&rsquo;Ue sulla qualit&agrave; della Pa a livello territoriale): &egrave; tra le peggiori d&rsquo;Europa (al 25&deg; posto nel ranking delle 30 regioni peggiori d&rsquo;Europa)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Urgerebbe un&rsquo;immediata svolta culturale ed etica &ndash; conclude Perrino – per riportare la Pa entro i parametri costituzionali di buon andamento ed imparzialit&agrave;. In tal senso, da parte della classe politica lucana non sembra esserci alcuna volont&agrave; di cambiamento. Il M5s, insieme ai cittadini, vuole andare avanti sulla strada della meritocrazia e delle pari opportunit&agrave;. Unica in grado di riportare trasparenza, imparzialit&agrave; ed efficienza amministrativa nella pubblica amministrazione&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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