“Un altro evidente vantaggio per le famiglie è che gran parte del percorso clinico-assistenziale nei casi più complessi sarà svolto sul territorio lucano, riducendo stress e costi”
“La pediatria è una delle discipline cliniche che maggiormente deve fare i conti con i problemi di soglia e di massa critica. Senza un adeguato bacino di utenza e quindi una consistente casistica è difficile e particolarmente oneroso assicurare l’eccellenza”.
Lo ha detto il direttore del San Carlo di Potenza a margine della firma della convenzione con il Bambino Gesù di Roma.
“Il Bambino Gesù di Roma – ha proseguito – rappresenta il primo centro pediatrico di Italia sia per i numeri sia per la complessità dei casi. La decisione di aprire a Potenza, nell'Ospedale San Carlo, che costituisce l'ospedale regionale di riferimento, un centro pediatrico Bambino Gesù Basilicata permetterà di offrire alla popolazione lucana, interagendo con le nostre professionalità e attrezzature tecnologiche avanzate, la massima qualità possibile delle prestazioni sanitarie in questo campo. Grazie a un modello organizzativo complesso e a un consistente impegno delle risorse umane e tecnologiche coinvolte sarà possibile non solo affrontare i problemi sanitari più complessi della popolazione in età pediatrica ma anche assicurare una crescita generale del sistema sanitario regionale, attraverso attività formative e di trasferimento delle migliori pratiche in modo strutturato. Un altro evidente vantaggio per le famiglie – ha concluso il direttore – sarà poi costituito dal fatto che gran parte del percorso clinico-assistenziale nei casi più complessi – dalla diagnosi al follow up – sarà svolto sul territorio lucano, riducendo drasticamente, in una situazione di grande difficoltà umana, stress e costi”.
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