Inquinamento territorio lucano, Rosa: sapremo mai la verità?

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “I grandi misteri ambientali lucani irrisolti, continua il balletto delle responsabilità ma la verità stenta ad emergere”

&ldquo;Riusciremo mai a sapere se le acque del Pertusillo sono inquinate o meno? Si riuscir&agrave; a fare chiarezza una volta per tutte? E se analisi private sulle acque dell&rsquo;invaso parlano di metalli pesanti, quelle commissionate dal Comune di Pisticci rassicurano, come gi&agrave; avevano fatto quelle dell&rsquo;Arpab&rdquo;. E&rsquo; quanto affermato dal capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia, Gianni Rosa, che riferisce: &ldquo;nel dubbio, attraverso il nostro Walter Rizzetto, deputato alla Camera, abbiamo chiesto conto direttamente al Presidente del Consiglio e al Ministro dell&rsquo;Ambiente, attraverso un&rsquo;interrogazione presentata il 10 Marzo scorso, sollecitando le Istituzioni nazionali a prendere in mano la &lsquo;questione&rsquo; controlli&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sono anni, decenni &ndash; continua Rosa – che non si hanno risposte definitive sullo stato di salute del nostro territorio. Il balletto delle analisi e delle responsabilit&agrave; va avanti da troppo tempo per poterlo ignorare. E&rsquo; l&rsquo;Arpab che non controlla. E&rsquo; la Regione che non fornisce gli adeguati indirizzi all&rsquo;ente controllore. Sono i Comuni che sono distratti. E&rsquo; l&rsquo;Eni che inquina. Dopo vent&rsquo;anni di presenza dei pozzi petroliferi in Basilicata, siamo sempre allo stesso punto: la confusione totale. Pergola 1, Costa Molina 2 e 3, le fiammate del Centro Olio, la moria dei pesci e il pozzetto a valle dell&rsquo;Eni. Solo ultima in ordine di tempo &egrave; la presenza di macchie marroni nel Pertusillo. Ma siamo riusciti a sapere cosa &egrave; accaduto realmente? No&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La cosa che sconcerta di pi&ugrave;, infatti &ndash; dice Rosa – &egrave; che non si riesce a venire a capo di analisi certe e sicure. Ad esempio, che il Pertusillo abbia cambiato colore &egrave; un dato di fatto. Ma a cosa &egrave; dovuto? Non c&rsquo;entra con lo sversamento di petrolio nel pozzetto a valle del Cova, ci dicono. Ma la coincidenza &egrave; alquanto inquietante, soprattutto se si considera che non sappiamo per quanto tempo si &egrave; protratta la perdita. Il balletto dei risultati delle analisi e delle responsabilit&agrave; continua. I Lucani riusciranno mai a sapere se l&rsquo;acqua che bevono ed usano per irrigare &egrave; pulita? Si riuscir&agrave; ad uscire fuori dal &lsquo;pantano&rsquo; dell&rsquo;incertezza? La Regione far&agrave; chiarezza una volta per tutte? In questi anni &ndash; sottolinea il consigliere – nulla &egrave; cambiato. Anzi &egrave; tutto peggiorato, perch&eacute; l&rsquo;incuria e la faciloneria con la quale la tematica ambientale &egrave; sempre stata affrontata non fa altro che incrementare il rischio di danni permanenti. Per questo, quando si parla dell&rsquo;impegno del Governo Pittella sull&rsquo;ambiente ci viene da sorridere. Se impegno c&rsquo;&egrave; stato, non se ne percepiscono i risultati. Siamo sempre fermi al punto di partenza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nel frattempo che gli organi regionali si decidano a fare sul serio, noi auspichiamo un intervento delle Istituzioni nazionali. Non siamo &lsquo;figli di un Dio minore&rsquo;, siamo italiani anche noi e pretendiamo che lo Stato, stante l&rsquo;inerzia e, a volte, l&rsquo;incompetenza dimostrata dalla Regione, si faccia garante della salute dei cittadini Lucani. Ringraziamo, come sempre &ndash; conclude Rosa – i nostri rappresentanti in Parlamento, che pur non essendo Lucani, dimostrano come l&rsquo;interesse della Nazione passi attraverso la tutela dei territori&rdquo;.<br />

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