Per il consigliere regionale che ha aderito a Scelta civica “un referendum abrogativo può salvare il Tribunale di Melfi e la sede distaccata di Matera. La proposta subito in Consiglio regionale”
Un Consiglio regionale straordinario per approvare il quesito con cui si avvierebbe l’iter del referendum sulle circoscrizioni giudiziarie. È questo il risultato più degno di nota dell’iniziativa presa dal consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio e condivisa dai colleghi Agatino Mancusi (Udc), Franco Mattia (Pdl), Franco Mollica (Udc), Michele Napoli (Pdl), Nicola Pagliuca (Pdl), Gianni Rosa (FdI), Alessandro Singetta (Gm) e Rocco Vita (Psi) contro la soppressione del Tribunale di Melfi e della sezione distaccata del Tribunale di Matera avente sede a Pisticci, approdata oggi presso la Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata.<br /><br />Navazio se ne fa promotore, suggerendo così la strada del referendum abrogativo. “Il problema è il tempo – spiega il consigliere – occorre, quindi, far approvare, insieme ad altre quattro Regioni che si trovano nelle medesime condizioni, lo stesso testo (già approvato dal Consiglio dell’Abruzzo e all’ordine del giorno dei prossimi consigli in Puglia e Calabria) ed, entro il 30 settembre, proporre l’iniziativa alla Corte di Cassazione per avviare l’iter che porti allo svolgimento del referendum di iniziativa regionale”. Questo è quanto prevede la legge 352 del 1970 in tema di referendum abrogativi.<br /><br />“La riorganizzazione degli Uffici giudiziari operata dal Governo – ricorda l’esponente di Scelta Civica – è risultata estremamente penalizzante per il territorio della nostra regione con la soppressione del Tribunale di Melfi e la sezione distaccata del Tribunale di Matera. Il Consiglio regionale, lo stesso – sottolinea Navazio – a cui ci rivolgiamo oggi – in più occasioni ha manifestato preoccupazione in ordine alla disposta soppressione dei Tribunali sub-provinciali, soffermandosi sul pericolo reale a cui andrebbero incontro i cittadini lucani che vedrebbero compromesso e limitato l’accesso al ‘Servizio giustizia’ anche a causa delle estensioni territoriali dei circondari giudiziari, nonché delle difficili condizioni orografiche, logistiche e infrastrutturali del territorio regionale”.<br /><br />“Nella seduta del 16 ottobre 2012 – tiene a ricordare il consigliere proponente – l’Assemblea regionale approvò all’unanimità una proposta di legge al Parlamento di iniziativa mia e del collega Mollica (Mpa) sulla ‘Modifica dei criteri di revisione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari’. È anche sulla base di queste ragioni che la Regione Basilicata è giusto raccolga la giusta istanza di referendum che proviene dal territorio del Vulture – Melfese e si faccia promotrice verso altre Regioni maggiormente interessate alla già citata riforma della geografia giudiziaria (Puglia, Campania, Toscana, Piemonte, Liguria, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise e Umbria) al fine di proporre il referendum abrogativo di iniziativa regionale, ex art. 75 della Costituzione”.<br /><br />A parere dei proponenti, nel definire i criteri di riordino, il legislatore “ha sottovalutato gravemente l’incidenza che i presidi giudiziari hanno sul territorio al fine di garantire la presenza dello Stato”.<br /><br />“Non possiamo e non dobbiamo perdere tempo – sottolinea Navazio – il 13 settembre entrerà in vigore il decreto legislativo n.155/2012 con il quale si darà attuazione alla soppressione dei Tribunali sub-provinciali. Insieme con i colleghi firmatari di questa mia proposta crediamo – riassume il concetto Navazio – si debba proseguire nella battaglia e che le pressioni si debbano fare e continuare anche ora. Non si può correre il rischio di arrivare tardi o di non essere riusciti a compiere tutti i passi che si potevano fare. Melfi, in particolare – conclude Navazio – è un Tribunale di vitale importanza per il mantenimento della legalità in questo territorio”.<br /><br />