Infrastrutture, Feneal Uil: tempi di attuazione troppo lunghi

“La Basilicata ha il primato negativo tra tutte le regioni italiane per i tempi di attuazione degli interventi infrastrutturali con 5,8 anni necessari, in media, dal progetto dell’opera al taglio del nastro.  E’ una maglia nera –dichiara il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma – che ci assegna una fonte autorevole quale l’Uver (Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici) del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica e che richiede più di qualche azione per accelerare il processo di sburocratizzazione della macchina tecnico-amministrativa della Pa  in Basilicata in materia di lavori pubblici annunciato da tempo dalla Giunta Regionale con una specifica misura contenuta nel Programma BasilicataObiettivo 2012”.
“Nel rapporto 2011 dell’Uver – riferisce ancora Palma – i 5,8 anni sono così calcolati: 2,7 anni per la progettazione, 0,6 anni per l’affidamento, 2,5 anni per l’esecuzione dei lavori. La graduatoria complessiva, ottenuta ponderando le tre graduatorie con i pesi medi di ciascuna fase rispetto alla durata totale, rivela che nel complesso Basilicata e Sicilia sono le regioni che manifestano le maggiori criticità con riferimento ai tempi di attuazione degli interventi, con ritardi che superano di oltre il 20 per cento la media nazionale. Sui gradini opposti di Basilicata e Sicilia ci sono il Molise (3,1 anni complessivi) e il Piemonte (con 3,6 anni complessivi). Il Rapporto registra inoltre che l’insieme degli investimenti caratteristico della regione è assimilabile a quello nazionale, ma viene realizzato con tempi più lunghi rispetto alla durata media nazionale, in tutte le regioni: in Basilicata guadagniamo però quattro mesi perché la media si abbassa a 5,4 anni, con un importo medio/intervento di 3,4 milioni di euro. E’ evidente – sottolinea il segretario della Feneal-Uil – che questa situazione non può continuare tenuto conto che pur essendo la quota della Basilicata del costo delle opere infrastrutturali strategiche, al 30 aprile 2011, dell’1% rispetto a quello totale, il costo dell’intero programma per abitante è di 14.674 euro (contro i 6.061 della media nazionale) e il costo delle opere deliberate per abitante da noi è pari a 2.395 euro (contro i 2.262 euro della media nazionale). C’è dunque materia sufficiente per mettere al lavoro l’Osservatorio Regionale alle Opere Pubbliche e quelli insediati dalle due Province per individuare tutte le misure indispensabili, progetto e programma di lavori, caso per caso, a partire dal contenzioso che si scatena già in fase di gara. Per i funzionari dell’Uver in particolare pesano i mesi che trascorrono dall’invio delle carte, al controllo formale e persino per l’attesa della risposta. Ma i tempi stringono. Il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica ha monitorato la situazione degli interventi di lavori pubblici aggiornatissima al 10 settembre scorso: solo la Regione ha 93 interventi per 578 milioni di euro, 31 l’Ato (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) per 26 milioni di euro, 11 la direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per 9 milioni di euro”.

bas 06

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