Informazione: presentata ricerca 'tra old e new media'

(ANSA) Il giornalismo vive oggi tra luci e ombre, teso tra il passato recente e una visione di futuro e professionalità che potrebbe essere sfruttato per il rilancio dei media in Basilicata: sono alcuni degli spunti che emergono dal volume ''In mezzo al guado, l'informazione lucana tra old e new media'', di Pantaleone Sergi e realizzato dal Corecom, in collaborazione con il Formedia, la Regione, e l'Associazione della stampa lucana.
Secondo l'autore, ''si tratta di un affresco della situazione, che parte dall'analisi del passato recente, e dalla
considerazione dei numeri di questa regione, a cui si aggiunge il periodo di crisi, senza pero' portare la Basilicata in una situazione di relativa sudditanza rispetto al resto del Paese''.
Il giornalismo lucano ''non e' morto – ha aggiunto Sergi – ma qui non sta benissimo, e questo è un male anche per la democrazia, come lo e' dappertutto''. I bassi numeri non hanno però  ''ucciso i media della Basilicata, che sopravvivono con grandi sforzi''.
Si tratta, ha detto il rappresentante del Corecom, Massimo Carcuro, di uno ''strumento per comprendere meglio la realtà lucana, innovando così uno studio di dieci anni fa: in sintesi il sistema è debole, ci sono pochi lettori, e il tessuto economico è altrettanto debole, non in grado di supportare il sistema pubblicitario''. Per Renato Cantore, giornalista Rai e presidente del Formedia, ''in Basilicata ci sono i segni evidenti della crisi, ma anche le dimostrazioni di eccellenza, con punte di innovazione e di professionalità, che si traduce in qualità, con pochi paragoni in Italia: siamo in mezzo al guado, quindi, non solo a livello metaforico''. All'incontro hanno partecipato anche il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Mimmo Sammartino, il vicepresidente dell'Assostampa, Giuseppe Fiorellini, e il presidente uscente della giunta regionale, Vito
De Filippo.

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