"Oggi non stiamo decretando l’ok o lo stop alle trivelle, stiamo solo provando a ragionare su come migliorare la qualità della ricaduta delle risorse. Se qui a Calvello percepiamo un clima diverso su questi temi è perché gli anni passati hanno determinato una percezione positiva rispetto alle ricadute derivanti dal petrolio. Non stiamo discutendo di nuove estrazioni, si tratta di questioni che non sono in campo. Stiamo discutendo solo dei pozzi rinvenienti dagli accordi del 1998. La richiesta di innalzamento della soglia di vigilanza è un messaggio sano da recuperare. Noi abbiamo percepito questo segnale ed abbiamo vinto. Su questo tema c’è un rischio forte di frattura sociale. Abbiamo corso il rischio che vicende strumentali legate esclusivamente alla politica potessero impattare con una corretta percezione delle questioni. Non accetto che la nostra regione possa essere marchiata anche da certa tv come un territorio “macchiato” dal petrolio e senza sviluppo. Lancio qui la proposta di rendere stabili momenti di confronto e discussione come questi. Da ex sindaco ho compreso perfettamente le pressioni psicologiche di voi sindaci, me ne sono fatto carico mantenendo la “barra” dritta, instaurando un dialogo serrato col Governo, con l’intermediazione del capogruppo Speranza, sulle modifiche all’artico 38. Il 30% dell’Ires in dieci anni garantirà un gettito di 2 miliardi e mezzo".
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marcello Pittella nel suo intervento con i sindaci, a Calvello, sulla questione petrolio.
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