Anche ieri, martedì 7 ottobre 2014 dalle ore 10,00, sono proseguite le attività del presidio laboratoriale
naturempatico per la rivendicazione della centralità della persona, con i suoi diritti e le sue capacità, nel dibattito politico in atto sulla inclusione sociale attiva e sul reddito minimo d’inserimento. E’ quanto sottolinea in una nota l’ufficio stampa di Lucaniaworld.
Pur dando atto al Governo regionale di avere avviato l’iter per l’istituzione del reddito
minimo/reddito di inserimento, come azione urgente per il rafforzamento delle tutele sociali – continua la nota – è urgente provvedere alla definizione dell’apposita norma di regolamentazione che prenda atto anche dell’insufficienza dei fondi ad oggi ipotizzati per l’avvio del Programma.
Il cammino indicato dalle direttive dell’UE, che diedero l’orientamento a Cittadinanza solidale e poi al CoPES- è detto ancora – non indicavano come obiettivo il “migliorare le condizioni dei beneficiari” bensì quello di consentire ai beneficiari dei programmi la creazione di attività lavorative, rendendoli indipendenti rispetto a futuri altri programmi di qui l’esigenza di un’attenta elaborazione da effettuare in un tavolo tecnico ad hoc.
Rispetto alle misure di accompagnamento, nell’ambito delle pratiche di coesione e di formazione- continua la nota – Lucaniaworld con i suoi studi e rapporti ne ha evidenziato l’oggettivo insuccesso riconducibile al non impegno diretto dei beneficiari sia nella fase di progettazione che in quella di attuazione.
Dai presidi laboratoriali naturempatici, che Lucaniaworld organizza già da mesi, con la partecipazione di diverse decine di lavoratori aspiranti all’inclusione attiva, emerge la richiesta ai media di un sostegno forte ed assiduo attraverso l’informazione sulla realtà viva di chi senza scalpore lavora da anni producendo specifici progetti rispetto ai bisogni disattesi di sano e naturale attraverso l’inclusione sociale attiva, alla valorizzazione delle micro realtà e del no profit. Auspichiamo che il Governo regionale, anche mediante l’ascolto degli interessati- conclude la nota – sappia coordinare e fare sintesi delle molteplici esigenze e istanze con provvedimenti efficaci e tempestivi.