“In 20 anni il centrosinistra che ha governato la Basilicata ha speso soldi, troppi, per rattoppi indecenti che alla prima neve o peggio alla prima pioggia sono venuti via”
“Nel 2012 in Basilicata si sono verificati 932 incidenti stradali, 49 sono state le persone decedute e 1604 i feriti. Un bollettino di guerra i dati diffusi da Aci-Istat e un altro triste primato per la Basilicata”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa il quale fa notare che “la Basilicata è tra le tre regioni italiane con il più alto tasso di mortalità a seguito di incidenti stradali. Un primato questo di cui avremmo fatto volentieri a meno, ma che purtroppo ci tocca e che si ricollega alle pessime condizioni delle strade lucane su cui il governo di centrosinistra non ha mai attuato una programmazione mirata ad eliminare le criticità”.<br /><br />“E' di pochi giorni fa – sottolinea Rosa – il terribile bilancio di due incidenti mortali su due strade da sempre ritenute ad alta pericolosità: la Potenza-Melfi e la Bradanica troppo spesso teatro di tragedie. Per non parlare di strade interne che collegano i paesi lucani alle arterie principali: mulattiere che alla prima pioggia diventano pericolose anche per il più esperto degli autisti. In 20 anni il centrosinistra che ha governato la Basilicata ha speso soldi, troppi, per rattoppi indecenti che alla prima neve o peggio alla prima pioggia sono venuti via”.<br /><br />“Sono troppi 49 morti e 1604 feriti – continua il consigliere. E’ un'indecenza che in una regione che si definisce civile e che non perde occasione per sbandierare le sue bellezze a potenziali turisti si transiti su strade difficili da percorre persino con il carretto. Ma è evidente, se questi sono i dati, che al centrosinistra non sono bastati 20 anni per mettere a posto le strade lucane”.<br /><br />“Siamo curiosi di vedere – conclude Rosa – cosa farà il neo governatore Pittella per dare una risposta concreta a chi su quelle strade malmesse ha perso la vita o è rimasto irrimediabilmente ferito”.<br />