Inceneritore Fenice, interviene Bolognetti (Radicali Lucani)

“Se ancora oggi stiamo a fare i conti con un inquinamento di tutte le matrici ambientali, prodotto dall’inceneritore Fenice, è anche grazie all’operato della magistratura”.
E’ quanto dichiara Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani.
“Nelle scorse ore, nell’ambito delle attività di monitoraggio dell’inceneritore Fenice, l’Arpab ha diffuso dati che attestano la presenza nelle acque di falda di inquinanti tossico-nocivi-cancerogeni. L’agenzia, però, non ha fornito – si legge nella nota di Bolognetti – elementi sulla presenza del pericolosissimo Cromo esavalente a causa di problemi alla strumentazione presente in laboratorio”. “A fronte di questo ennesimo elemento attestante una perdurante contaminazione della matrice ambientale acqua, ad oggi – afferma Bolognetti – non registriamo alcuna procedura volta alla bonifica dell’area”. “Fioverà ricordare ai Procuratori – cocntinua Bolognetti – che nell’autorizzazione all’esercizio delle attività dell’inceneritore Fenice-Edf di San Nicola di Melfi si stabilisce che ‘l’attività di termodistruzione’ possa essere interrotta ‘nei casi previsti dal D.M. 124/2000’ e segnatamente ‘nel caso in cui uno o più parametri compresi nell’allegato 4’ del Decreto in oggetto vengano superati, anche se temporaneamente”. “Da troppo tempo registriamo solo a un susseguirsi di conferenze di servizio –aggiunge inoltre Bolognetti – senza che si ponga la parola fine ad una inaccettabile situazione che mette e ha messo in serio pericolo la salute dei cittadini”.
bas 03

    Condividi l'articolo su: