Il consigliere regionale di Lb-Fdi chiede di conoscere: "Le modalità con le quali è stata accertata l’assenza di personale, già in forza alla Regione, in grado di espletare l’incarico oggetto dell’affidamento"
“Incarico al figlio di Manlio Rossi Doria, già sottosegretario all’Istruzione nei Governi Monti e Letta. La Basilicata ridotta ad ufficio di collocamento del Pd nazionale”. E' quanto afferma il capogruppo consiliare di Lb-Fdi, Gianni Rosa, il quale continua commentando che: "la macchina burocratica della Regione Basilicata è in continua emergenza.Tanto da richiedere la collaborazione di elevato spessore culturale e politico del dott. Marco Rossi Doria, figlio dell’illustre economista Manlio Rossi Doria, già sottosegretario all’Istruzione nei Governi Monti e Letta, autorevole esponente nazionale del Partito democratico”. <br /><br />“Un incarico di 40 giorni – precisa Rosa – per la ‘modica’ cifra di 24.833,00 euro comprensivi di oneri accessori (Determinazione dirigenziale n. 596 del 23/04/2015) per la progettazione di un’ azione di sistema sperimentale per il reinserimento dei Neet (giovani non occupati e non in corso di formazione) in percorsi di istruzione e formazione”.<br /><br />“Abbiamo presentato un’interrogazione – riferisce il consigliere – per conoscere le modalità con le quali è stata accertata l’assenza di personale, già in forza alla Regione, in grado di espletare l’incarico oggetto dell’affidamento. Infatti, nonostante un consistente organico ed una pletora, altrettanto consistente, di collaboratori a progetto, i cui contratti vengono, puntualmente, rinnovati proprio in virtù dell’alta professionalità acquisita, professionalità di cui la Regione non può privarsi, continuano a fioccare incarichi esterne. Le scuse? L’emergenza per continui ritardi rispetto alle scadenze previste dalle norme comunitarie e l’assenza di professionalità all’interno dell’Ente”.<br /><br />“Ma cosa fanno – chiede Rosa – gli 82 esperti di assistenza tecnica i cui incarichi di collaborazione vengono rinnovati in continuazione sempre per gli stessi motivi e con le stesse modalità? Ma siamo sicuri che servono davvero? A questo punto, a conti fatti, conviene dare un incarico esterno una tantum e non ‘mantenere’ la platea dei co.co.pro. regionali. Ed i tanti dirigenti regionali esterni cosa fanno? Le nostre sono domande retoriche. E’ ovvio. Ma evidenziano – sottolinea Rosa – l’uso distorto della funzione pubblica e del denaro dei Lucani da parte di Pittella. Fermo restando l’indubbia professionalità del dott. Rossi Doria, le motivazioni dell’assenza di professionalità nell’organico della Regione Basilicata e della continua emergenza rappresentano la foglia di fico, oramai consunta, dietro la quale la rivoluzione Pittelliana nasconde malamente le solite distribuzioni di prebende pubbliche a vantaggio di esponenti del Partito democratico”.<br /><br />“Consapevoli che non si può pretendere da Pittella&Co. un uso oculato delle risorse regionali – conclude Rosa – confidiamo, oramai, nei Cittadini che sapranno valutare quanto l’Istituzione regionale stia cadendo in basso”.<br /><br /><br /><br /><br />