Nel corso dell'audizione il dirigente generale dell'Irccs Crob di Rionero in Vulture, Giovanni Battista Bochicchio, spiegando lo stato dell'arte e le prospettive dell'Istituto ha auspicato maggiori investimenti sulla struttura ospedaliera
"Maggiori investimenti da parte della Regione Basilicata per potenziare, tra l'altro, il settore della ricerca e l'attività chirurgica con l'obiettivo di rendere l'Irccs Crob di Rionero l'hub della rete oncologica lucana”.<br />A chiederlo oggi, nel corso della quarta Commissione (Politica sociale) del Consiglio regionale della Basilicata, riunitasi con la presidenza del consigliere Zullino (Lega), il direttore generale della struttura sanitaria, Giovanni Battista Bochicchio, ascoltato insieme con Cristiana Mecca e Alessandro Sgambato, rispettivamente direttore amministrativo e direttore scientifico del Crob.<br /><br />Bochicchio ha illustrato le caratteristiche dell'Irccs che ha “organi di governo diversi dalle altre aziende sanitarie. Ogni biennio è sottoposto a verifica da parte di una commissione ministeriale che si è riunita il 5 luglio 2018 confermando il carattere scientifico del nostro istituto”.<br /><br />Per vedere riconfermato il riconoscimento di Irccs la struttura ospedaliera di Rionero dovrà essere rafforzata.<br /><br />“In virtù dei 30 ricercatori che abbiamo a tempo determinato – ha sottolineato Bochicchio – la nostra potenzialità non può andare oltre i punti richiesti. Avremmo bisogno di più ricercatori. Nell'ultima finanziaria è prevista la stabilizzazione dei nostri ricercatori. Oggi dovrebbe essere licenziato il testo dalla Corte dei Conti”.<br /><br />Tra le raccomandazioni che il Ministero ha fatto alla Regione vi è quella di rendere il “Crob il vero hub della rete dell'oncologia in Basilicata”.<br /><br />L'Irccs Crob di Rionero rientra, è stato spiegato nel corso dell'audizione, nella rete “Amore” insieme agli Irccs delle Regioni Puglia e Campania, dove i rispettivi presidenti di Giunta hanno, ha evidenziato Bochicchio, hanno fatto ingenti investimenti a sostegno delle reti oncologiche, mentre in Basilicata – ha continuato – utilizziamo i fondi per alcuni lavori della vecchia programmazione ed abbiamo tre macchinari per la radioterapia onsoleti”.<br /><br />Il dr. Sgambato ha sottolineato come il Crob abbia il compito di “garantire assistenza di qualità ma anche la ricerca clinica di eccellenza e che per questo riconoscimento è sottoposto al raggiungimento di standard altamente qualitativi e dal momento che il Ministero sta aumentando tali standard qualitativi per garantire il riconoscimento è necessario intervenire”.<br /><br />“Noi abbiamo ricercatori di eccellenza – ha sottolineato Sgambato – ma abbiamo difficoltà a competere perché siamo piccoli. Per crescere ed arrivare pronti al prossimo appuntamento con le verifiche ci sono poco meno di due anni, durante i quali o cresciamo o rischiamo di avere grosse difficoltà. Tra le prime azioni da mettere in campo quella di rafforzare la chirurgia e riconoscere al Crob la centralità per i percorsi diagnostici”.<br /><br />Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Vizziello, Pittella e Trerotola.<br /><br />Presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Zullino, il vice presidente Carlo Trerotola (Prospettive lucane), Vincenzo Mario Acito (Forza italia), Vincenzo Baldassarre (Idea), Giovanni Perrino (M5s), Roberto Cifarelli (Pd) Piergiorgo Quarto (Basilicata Positiva), Marcello Pittella (Avanti Basilicata), Giovanni Vizziello (Fdi).<br />