In IV Ccp il “caso” Gaudiano medico dell’Asm

Audito, su richiesta del consigliere Venezia (Pdl), in Commissione “Politica sociale”, Carlo Gaudiano

&ldquo;E&rsquo; una lunga storia &ndash; ha esordito Gaudiano &ndash; fatta a mio giudizio di soprusi e atteggiamenti vessatori che hanno portato un serio professionista a dover lasciare il proprio ruolo di responsabile del reparto di immunologia dei trapianti e anemia mediterranea senza validi motivi. se non quelli politici&rdquo;. Morale della favola il medico &egrave; stato reintegrato con una sentenza di primo grado di giudizio, ma non nel suo ruolo professionale, dopo tante vicissitudini che hanno, tra l&rsquo;altro visto il suo licenziamento annullato dal giudice del lavoro e 11 anni di inattivit&agrave;, sia pure pagata. C&rsquo;&egrave; da dire che il &ldquo;caso&rdquo; Gaudiano era gi&agrave; stato, anni addietro, preso in considerazione dalla IV Commissione, ma ad oggi, la vicenda ancora non appare conclusa. I componenti la Commissione, per ulteriori delucidazioni, anche concernenti le decisioni della direzione dell&rsquo;Asm circa le priorit&agrave; ospedaliere e l&rsquo;effettiva richiesta del servizio, hanno deciso di ascoltare nel merito , sia l&rsquo;Assessore alla Sanit&agrave; che i dirigenti dell&rsquo;Azienda sanitaria materana, ben tenendo conto, che nel corso degli anni hanno ricoperto la carica di responsabile generale dell&rsquo;organismo almeno cinque dirigenti diversi.<br /><br />Per quanto concerne &ldquo;l&rsquo;Assetto istituzionale del Servizio sanitario regionale&rdquo;, provvedimento questo collegato alla legge finanziaria e che vede la presentazione di numerosi emendamenti, la Commissione ha deciso di rinviarlo per avere altri chiarimenti dall&rsquo;Assessore alla sanit&agrave; ed essere in grado di presentarlo in Aula nella seduta consiliare del 26 marzo.<br /><br />Presentata, poi, la proposta di legge di &ldquo;modifiche ed integrazioni alla legge regionale n.21 del 2011&rdquo; in merito alla migliore separazione tra ambulatori odontoiatrici e strutture odontotecniche, di iniziativa del consigliere Braia (Pd). Braia ha spiegato &ldquo;l&rsquo;esigenza di apportare modifiche alla legge n.21 del 2011, esigenza che sorge dal bisogno di unificare ed armonizzare le procedure previste per il rilascio dell&rsquo;autorizzazione e verifica delle comunicazioni con il dettato della legge 28 del 2000 e smi. La legge del 2011 ha colmato &ndash; ha continuato Braia &ndash; un vuoto legislativo in ordine all&rsquo;autorizzazione delle attivit&agrave; specialistiche odontoiatriche, ma non essendo stato emanato l&rsquo;atto di indirizzo e coordinamento, si &egrave; reso necessario disciplinare l&rsquo;attivit&agrave; specialistica anche per evitare il propagarsi dell&rsquo;abusivismo nell&rsquo;esercizio della professione di odontoiatria. Il bisogno sorto &ndash; ha spiegato Braia &ndash; &egrave; quello di alleggerire l&rsquo;iter per le strutture monoprofessionali. Viene, inoltre, meglio delineato il limite di separazione tra ambulatori odontoiatrici (di qualsiasi natura) e strutture odontotecniche. Inoltre &ndash; ha concluso Braia &ndash; sono state meglio individuate le procedure per la presentazione delle istanze, prevedendo le sanzioni riprese in toto dalla legge 28/2000.<br /><br />Per quanto riguarda la proposta di legge sulla &ldquo;Istituzione del servizio di odontoiatria speciale per disabili e pazienti a rischio e del servizio di pronto soccorso odontoiatrico&rdquo;, l&rsquo;organismo consiliare ha deciso di rinviare il tutto dopo aver avuto ulteriori chiarimenti.<br /><br />Hanno partecipato ai lavori, oltre al presidente Vita (Psi), i consiglieri Mazzeo (Mdl), Navazio (Ial), Romaniello (Sel), Venezia (Pdl), Straziuso (Pd), Mancusi (Udc), Scaglione (Pu), Autilio (Idv).<br /><br />&nbsp;

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