Impianto recupero rifiuti a Senise, interrogazione di Rosa

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Impianto Combustibile solido secondario (Css) di Senise, è ora di uscire allo scoperto. La Regione dica ai cittadini quali sono le sue intenzioni”. Presentata una interrogazione

&ldquo;Il 28 gennaio 2016 &egrave; stata convocata la Conferenza dei servizi istruttoria relativa alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e di Autorizzazione Integrata Ambientale relativa al progetto per la realizzazione e l&rsquo;esercizio di un impianto di recupero rifiuti finalizzato alla produzione di Combustibile Solido Secondario (Css) proposto dalla societ&agrave; Nep Italy srl da ubicare nel Comune di Senise (Pz)&rdquo;. A ricordarlo il capogruppo consiliare di Lb-Fdi, Gianni Rosa, il quale riferisce che &ldquo;&egrave; questa la premessa della&nbsp;sua interrogazione, a risposta immediata (sperando che nel prossimo Consiglio del 12 gennaio arrivi una risposta), presentata oggi al Presidente della Giunta regionale. La procedura autorizzativa per la realizzazione dell&rsquo;impianto a Senise non si &egrave; mai interrotta, anche dopo la decadenza della societ&agrave; dalla concessione del finanziamento regionale. Quello che vogliamo conoscere sono le intenzioni del Governo regionale sul progetto, soprattutto in considerazione del fatto che non &egrave; stato ancora predisposto il nuovo Piano regionale della gestione dei Rifiuti che comporter&agrave; una nuova pianificazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nella delibera &ndash; precisa Rosa – la 808 del 2014, che accoglie il progetto di realizzazione dell&rsquo;impianto di produzione di Css a Senise &egrave; riportato che per l&rsquo;impianto in questione ricorrono i presupposti di cui all&rsquo;art. 25 comma 1 della LR 17/2011, ovvero &#39;(&hellip;) indispensabilit&agrave; degli impianti preposti al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata (&hellip;) nonch&eacute; ai fini dello smaltimento e recupero, nel rispetto del principio di autosufficienza e prossimit&agrave; tra luogo di produzione e luogo di smaltimento (&hellip;)&#39;. Noi abbiamo chiesto, nella nostra interrogazione, la revoca dei provvedimenti riguardanti il Css di Senise&quot;.<br /><br />&ldquo;Infatti &ndash; a giudizio dell&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza nazionale – non &egrave; chiaro come un tale progetto si inserisce nel raggiungimento del 65 per cento di differenziata imposto dalla legge, n&eacute; come sia realizzato il principio di prossimit&agrave; tra luogo di produzione e luogo di smaltimento. Anzi, il Css nulla ha a che fare con la raccolta differenziata e, secondo alcune stime, aumenterebbe perfino i costi a carico dei cittadini. Inoltre &ndash; continua Rosa – il Piano regionale dei rifiuti, ancora non approvato, potrebbe contrastare con l&rsquo;investimento proposto dalla Nep Italy srl. E cosa accadr&agrave; poi? Questo &egrave; il tipico esempio della politica priva di programmazione del nostro Governatore. Del resto, l&rsquo;assenza di un Piano preciso lascia le mani libere e permette di assecondare i desiderata delle lobby. Oggi sono quelle dei rifiuti, ieri quelle del petrolio, domani quelle di chiunque pensa di sfruttare il nostro territorio senza benefici concreti per esso&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; giunta l&rsquo;ora che si sappia cosa vuol fare il Governatore. Non si pu&ograve; pensare di spendere soldi per un grande attrattore, quello di Senise, e poi concedere la Via per la costruzione di un opificio. Non si pu&ograve; pensare &ndash; aggiunge Rosa – di incentivare l&rsquo;agricoltura di qualit&agrave; del senisese e poi costruire, a due passi dai terreni agricoli, un impianto il cui progetto tecnico non contiene nessun riferimento ai codici Cer dei rifiuti che andrebbe a smaltire. Il Governo regionale &egrave;, in tutto ci&ograve;, complice. Noi riteniamo che sia diritto dei cittadini lucani e, in particolare, senisesi di conoscere le intenzioni del Governo regionale in merito&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ricorderete tutti la battaglia del comitato di cittadini di Senise, con il quale ci siamo schierati sin dall&rsquo;inizio, contro la realizzazione dell&rsquo;opificio in una zona a forte vocazione agricola, in cui vi &egrave; una diga, quella di Monte Cotugno, che serve ben tre Regioni, e che &egrave; inserita in un piano turistico ambizioso, &lsquo;La Magna Grecia, il mito delle origini, il grande racconto dei Greci in Occidente&rsquo;. La nostra posizione &egrave; sempre stata chiara. Ora &ndash; conclude Rosa – &egrave; bene che lo sia anche quella del Governatore affinch&egrave; i cittadini possano trarre le debite conseguenze&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su: