Di immigrazione e integrazione si è discusso lo scorso sabato a Bella, in occasione di un convegno in cui sono stati analizzati i risultati del progetto “In Medias Res”. Se ne discuterà anche a Muro Lucano martedì 30 giugno alle ore 11 presso la sala consiliare di Piazza Don Minzoni, alla presenza dei sindaci di Muro e Bella, Mariani e Celentano, di Sabatino Grasso (Responsabile monitoraggio del progetto) e Antonella Cerone (mediatrice interculturale del progetto). Verrà presentato anche il libro “Africanità” di Pape Gora Tall, che sarà in sala ad illustrare il suo saggio che propone un modello d’integrazione possibile in cui globalizzazione e tradizione possano coesistere attraverso la consapevolezza e il recupero di una cultura che non deve andare perduta. Nell’incontro di Bella, il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani, nel corso del suo intervento ha voluto sottolineare alcuni aspetti: “i lucani sono generosi e accoglienti, hanno un cuore grande, ma questo non basta, o meglio non basta più”. In realtà si è trattato di un passaggio che rientra in un pensiero ben più ampio del primo cittadino murese, che si rivolge direttamente al Governatore Pittella: “Sono d’accordo con lui sul fatto che la Basilicata debba aprire le porte ai migranti ma il cuore e la generosità del nostro popolo non possono essere sufficienti a gestire il flusso delineato dalla Regione. Ci vuole ben altro. E’ assolutamente necessario – sottolinea Mariani – lavorare su una programmazione mirata che stabilisca per intero il percorso di integrazione, dal momento dell’approdo in Basilicata fino all’eventuale inserimento nel mondo del lavoro. Aspetto, quest’ultimo, che ovviamente deve coinvolgere i lucani stessi, per i quali possono aumentare le possibilità di trovare impiego viste le diverse figure professionali richieste nelle strutture”. Il Sindaco propone al Governatore uno strumento concreto per dar seguito ad un’azione che potrebbe essere un modello per le altre regioni: “E’ necessaria una legge regionale ad hoc e una commissione permanente all’interno della quale i sindaci possano contribuire a sviluppare idee e soluzioni. La nostra città ad esempio, sta maturando una positiva esperienza in tema di integrazione e crediamo di poter dare un contributo importante”.
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