Ila Valdadige, Perrino: “Evasiva la risposta di Berlinguer”

Il capogruppo di M5s parla di “protocollo ‘farlocco’ e assenza di dati sul monitoraggio dell’inquinamento, cose che per l’assessore sono ‘quisquilie, bazzecole, pinzillacchere, sciocchezzuole’”

&ldquo;Evasiva e imbarazzata la risposta dell&rsquo;assessore Berlinguer alla nostra interrogazione sullo stato di attuazione del protocollo di intesa tra la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, il Comune di Matera e la societ&agrave; Ila Laterizi srl&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il capogruppo del M5s Giovanni Perrino per il quale &ldquo;Berlinguer conferma, purtroppo, una triste (e pericolosa) verit&agrave;: il monitoraggio ambientale nella nostra regione &egrave; terra di nessuno. Nell&rsquo;impianto &lsquo;I.L.A. Valdadige&rsquo;, situato sulla S.s. 99 Matera – Altamura, a ridosso di Borgo Venusio, quartiere alle porte di Matera, per alimentare i forni che producono mattoni (laterizi) &egrave; stato bruciato anche &lsquo;pet-coke&rsquo;, scarto avvelenato del petrolio: pericolosissima mistura di sostanze cancerogene come gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), benzopirene, i metalli pesanti (vanadio, nichelio), zolfo e cloro. Sostanze che possono provocare anche modificazioni genetiche, tra cui malformazioni nei nascituri&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Grazie alle numerose e (giustamente) veementi proteste del comitato dei cittadini &ndash; aggiunge – si arriv&ograve;, nel corso del 2014, anche allo stop nell&rsquo;utilizzo di &lsquo;pet-coke&rsquo;; fu ignorata la nostra richiesta di revoca dell&rsquo;Aia, (basata su un clamoroso &lsquo;errore&rsquo; contenuto nella stessa autorizzazione integrata ambientale che riporta una distanza delle abitazioni di Borgo Venusio dallo stabilimento di circa la met&agrave; di quella reale inferiore ad un km: circostanza che per Berlinguer era una quisquilia&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un&rsquo;altra &lsquo;pinzellacchera, bazzecola, sciocchezzuola&rsquo; per Berliguer &ndash; continua Perrino-&nbsp; esattamente come l&rsquo;assenza di dati sul monitoraggio ambientale delle emissioni inquinanti. Dopo lo stop temporaneo alla combustione della &lsquo;feccia&rsquo; petrolifera (il &lsquo;pet-coke&rsquo;), pressata da una notevole mobilitazione popolare, la giunta Pittella a luglio 2014 deliberava lo schema di protocollo di intesa tra la Regione Basilicata, la provincia di Matera, il Comune di Matera e la societ&agrave; Ila Laterizi S.r.l., per l&#39;implementazione del processo di monitoraggio dello stato di qualit&agrave; ambientale del territorio circostante lo stabilimento della societ&agrave; Ila Laterizi S.r.l. di Matera (Mt), protocollo sottoscritto il 21 luglio 2014. Che fine ha fatto &lsquo;codesto&rsquo; protocollo? La cronologia degli adempimenti ivi indicati &egrave; stata rispettata? Dalla risposta di Berlinguer pare proprio di no. Il protocollo in questione si va ad aggiungere alle tante promesse restate sulla &lsquo;carta&rsquo;, mai tradotte in realt&agrave;, che i governi lucani hanno fatto durante l&rsquo;ultimo trentennio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il protocollo, &lsquo;patto tra galantuomini&rsquo; &ndash; ancora Perrino -&nbsp; prevede una chiara tempistica di monitoraggio della zona circostante durante l&rsquo;attivit&agrave; dei forni dell&rsquo;impianto Ila Valdadige di Borgo Venusio (Matera), sia con alimentazione a metano, sia a ciclo combinato metano pet-coke. Il monitoraggio prescrive espressamente &lsquo;la pubblicazione e l&rsquo;aggiornamento dei dati relativi ai risultati dei monitoraggi in corso di svolgimento&rsquo; ed un report semestrale da parte di Arpab.Siamo a luglio 2015, il protocollo ha compiuto un anno, ma dei dati nemmeno l&rsquo;ombra&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per questo abbiamo chiesto conto all&rsquo;assessorato regionale all&rsquo;ambiente &ndash; continua -&nbsp; in particolare su chiarezza e trasparenza immediata dei dati rilevati sull&rsquo;impatto delle attivit&agrave; dell&rsquo;Ila Valdadige sull&rsquo;aria, sul suolo, sulle acque superficiali, sui sedimenti e sulle acque sotterranee.<br />Nello stile sfuggente e vago al quale Berlinguer ci ha abituati da un anno a questa parte, la risposta &egrave; stata raccapricciante: la Ila Valdadige non ha dichiarato di aver utilizzato &lsquo;pet-coke&rsquo; negli ultimi mesi e, quindi, non ha rispettato il protocollo, omettendo l&rsquo;invio delle informazioni previste a Regione, Comune e Arpab&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Insomma &ndash; domanda Perrino -&nbsp; allora, che cosa si &egrave; monitorato da un anno a questa parte nella &lsquo;libera repubblica&rdquo; di Ila Valdadige? Che fine hanno fatto i dati? Bruciati pure questi? Possiamo definire il protocollo mera &lsquo;carta straccia&rsquo;? Berlinguer, unitamente alle persone che, per dovere d&rsquo;ufficio, avrebbero dovuto occuparsi di controllare il rispetto del protocollo, non possono continuare ad agire con cotanto pressapochismo (o menefreghismo?): in ballo c&rsquo;&egrave; la salute dei cittadini, soprattutto dei cittadini materani che vivono accanto all&rsquo;impianto. Salute che, per l&rsquo;ennesima volta, viene subordinata agli interessi dell&rsquo;industriale di turno&rdquo;.<br />&ldquo;Il M5s, nonostante le spallucce e le risposte elusive di Berlinguer &ndash; aggiunge -&nbsp; continuer&agrave; a monitorare la faccenda, sperando che la nuova giunta comunale di Matera, guidata dal Sindaco De Ruggieri, faccia lo stesso. In ultimo, ci permettiamo di invitare i cittadini lucani a diffidare della passione ambientalista che sembra aver contagiato i vertici del governo regionale: quelli che si stanno strappando le vesti per il nostro mare minacciato dalle trivelle, sono gli stessi che non hanno impugnato lo Sblocca Italia (Sblocca trivelle e Sblocca inceneritori), gli stessi che hanno autorizzato e continuano ad autorizzare innumerevoli scempi su tutto il territorio lucano&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Fare &ndash; conclude Perrino – &egrave; il miglior modo di dire! Come qualificare coloro che permettono che il nostro territorio sia costantemente violentato da trivelle, inceneritori, discariche? Complici, talvolta anche conniventi e sodali degli inquinatori. In materia ambientale, o &egrave; bianco o &egrave; nero: lasciamo a voi decidere se Berlinguer e Pittella sono bianchi.&nbsp; O neri come il petrolio ed il &lsquo;pet-coke&rsquo;.&rdquo;<br /><br />LC<br />

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