Dal 21 al 24 giugno Ulderico Pesce sarà ospite della quattordicesima edizione del “Festival del monologo” che si svolge a Kairouan, nei pressi di Tunisi, dove porta il suo Teatro di impegno civile e della memoria. Il festival, tra i più importanti del Nord Africa, è organizzato da due associazioni di spicco, l'associazione per il monologo e l'associazione dell'antico teatro che hanno come obiettivo di rintracciare le radici del “racconto orale nel bacino del Mediterraneo”.
In una nota degli organizzatori, che lavorano in sinergia con l’Istituto Italiano di Cultura, si legge: “Il festival di Kairouan vuole mettere in luce tramite questo invitato di eccezione, il confronto culturale tra Nord e Sud del mondo, tra l’occidente europeo e il pensiero islamico, vuole farsi promotore dello scambio interculturale tra le due rive del Mediterraneo, come luogo di attraversamenti e non barriera tra civiltà”.
Pesce mostrerà lo spettacolo “Il triangolo degli schiavi” una storia sullo sfruttamento degli immigrati (anche tunisini) in Italia. “Ho scelto di mostrare questo spettacolo – afferma l'attore – perché a pochi chilometri dalla costa dove tanti giovani africani si imbarcano pieni di sogni non si poteva che mostrare l’altro lato della medaglia: la tragedia dello sfruttamento a cui spessissimo sono sottoposti e morti brutali che avvengono o nel Mediterraneo oppure sui campi agricoli”.
Per l’occasione Pesce sarà accompagnato da giovani musicisti africani.
Durante il Festival Pesce terrà anche un seminario con i giovani attori del festival dal titolo “L'organicità nel Teatro di narrazione” e all’interno della rassegna sarà proiettato il film “Passannante” di Sergio Colabona con Ulderico Pesce, Andrea Satta e Fabio Troiano.
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