Il Tar rigetta il ricorso sulla nomina dei Dg

I ricorrenti chiedevano la sospensione della delibera della Giunta regionale dell'11 luglio 2024. Il tribunale amministrativo in una logica comparativa dei contrapposti interessi ritiene dominante la continuità del presidio delle Direzioni generali rispetto all'interesse dei ricorrenti.

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Il palazzo della Regione Basilicata

Il Tar di Basilicata ha rigettato il ricorso contro la nomina dei direttori generali della Regione (Antonio Bernardo, Michele Busciolano, Rocco Vittorio Restaino, Antonio Altomonte, Alfonso Morvillo e Domenico Tripaldi). I ricorrenti chiedevano la sospensione della delibera di Giunta regionale dell’11 luglio 2024 con la quale è stata approvata la “Direttiva per il conferimento degli incarichi di direttore generale della Giunta regionale”.

Il provvedimento del tribunale amministrativo – giunto al termine della camera di consiglio con gli interventi dei magistrati Fabio Donadono (presidente), Pasquale Mastrantuono (consigliere) e Paolo Mariano (estensore) – si pronuncia sulle esigenze cautelari, quelle, per intenderci, che fanno leva  sulla rappresentazione di un danno grave ed irreparabile da parte del ricorrente che peggiorerebbe in attesa di una definizione nel merito del ricorso.

Il Tar ha escluso che esista un danno tale da non poter attendere il compimento integrale del giudizio (che prosegue per la trattazione del merito) e comunque in una logica comparativa dei contrapposti interessi ritiene dominante, sempre in questa fase cautelare, la continuità del presidio delle Direzioni generali rispetto all’interesse del ricorrente. La Regione è stata difesa dall’avvocato Vito Iorio.

 

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