Il presidente Pittella in visita alle carceri di Melfi

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Il governatore lucano ha incontrato questa mattina una delegazione di detenuti per ascoltare le loro esigenze e per conoscere i progetti di reinserimento sociale e lavorativo che si realizzano nella struttura carceraria della cittadina federiciana, ma anche nelle sedi di Potenza e di Matera

Una visita nell'istituto carcerario di alta sicurezza di Melfi per conoscere il programma di reinserimento lavorativo “Vale la pena lavorare” realizzato dall'Apofil, ma soprattutto un confronto cordiale e sincero con i detenuti, per capire le loro esigenze e programmare eventuali attività di sostegno da parte dell'amministrazione regionale. E' stata senz'altro significativa l'esperienza del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che questa mattina ha incontrato i responsabili del carcere circondariale della cittadina federiciana, ed anche un gruppo di ospiti della struttura di detenzione. Insieme al governatore c'erano anche il consigliere regionale Carmine Miranda Castelgrande, il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Gerardo Travaglio, ed il portavoce Nino Grasso. Ad accoglierli, tra gli altri, il funzionario dell'amministrazione penitenziaria, Giuseppe Palo ed il commissario capo della Polizia penitenziaria, Giuseppe Donato Telesca. Nella prima parte della visita, il direttore dell'Apofil, Giuseppe Romaniello, ha illustrato alcuni progetti realizzati nell'istituto di Melfi, fra cui l'apicoltura e il laboratorio artigianale di intarsio. Subito dopo, c'è stato l'incontro con un gruppo di detenuti, provenienti per la maggior parte da altre regioni e soggetti a misure detentive importanti. Proprio loro, sono i protagonisti dei progetti di reinserimento lavorativo, che interessano anche le strutture carcerarie di Potenza e di Matera. Uno degli ospiti dell'istituto di Melfi, prima di consegnare in dono al governatore un quadro a mo' di orologio realizzato nel laboratorio di intarsio ha parlato a nome di tutti. “Per noi – ha detto il detenuto – è una giornata bellissima, siamo sorpresi piacevolmente per l'attenzione che il presidente della Regione ha riservato a noi, che siamo qui a scontare una pena”. Il presidente Pittella ha ascoltato con attenzione le esigenze dei detenuti, che sperano di essere riaccolti dalla società una volta scontata la pena, e che vorrebbero – nella permanenza in carcere – la presenza di un numero maggiore di educatori, in una struttura che ospita 146 persone.
“Ognuno di noi – ha detto il presidente Pittella rivolgendosi ai detenuti – vive in una società che viaggia a più velocità e che ci sottopone a grandissime difficoltà. Per le persone detenute esistono due mondi: quello del carcere dove sono ospitati, e quello esterno. Il compito delle Istituzioni deve essere quello di avvicinare questi due mondi, accorciando le distanze fra realtà diverse. Quando si commette un errore – ha evidenziato il presidente – quell'errore deve essere espiato, ma allo stesso tempo si deve avere la forza di ricominciare. Dobbiamo dare a tutti voi detenuti gli strumenti per riconquistare una vita degna di essere vissuta. Siamo qui per ascoltare le esigenze dei detenuti, per capire le loro difficoltà. Insieme all'amministrazione penitenziaria creeremo un tavolo, per discutere di una serie di opportunità che potremmo immaginare, per consegnare una speranza di futuro a tanti cittadini. Siamo qui per entrare con empatia nella vita di tutti voi, anche perché siamo la Regione dello stare insieme, dell'inclusione, dell'attenzione agli ultimi e ai penultimi. Ben vengano – ha detto ancora Pittella – iniziative come i progetti per il reinserimento lavorativo. Cercheremo di sviluppare queste esperienze, ma anche di pensare ad altre forme di attenzione per il difficile mondo dei detenuti”.

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