Un dato che preoccupa, ma siamo in buona compagnia
Il report mostra la prevalenza del diabete in Basilicata che è stimata al 6,9 per cento nel 2012, un dato superiore al valore nazionale (5,5%) e tra i più elevati d’Italia, in costante aumento. La Provincia Autonoma di Bolzano ha la più bassa prevalenza di diabete (3,2%), mentre l’Abruzzo è la regione che presenta la maggiore prevalenza di diabetici.
Tasso di mortalità
Il tasso standardizzato di mortalità per diabete in Basilicata nel 2009 (dato più recente) è in linea con il dato nazionale ed è pari a 35,6 per 100.000 abitanti, per il genere maschile, ed a 38,3 per 100.000 per quello femminile. Tali percentuali sono inferiori rispetto al dato del 2002: pari a 38,5 per 100.000 per i maschi (Italia: 31,4) e 40,0 per 100.000 per le femmine (Italia: 28,4). I tassi più bassi si riscontrano nella Provincia Autonoma di Bolzano (8,8 per 100.000 per i maschi e 12,3 per 100.000 per le femmine).
I fattori di rischio: obesità e sedentarietà
I principali fattori di rischio sono: l’eccessivo peso corporeo, la sedentarietà e la mancanza di attività fisica.
Il libro bianco sul diabete evidenzia che in Basilicata nel 2011 (ultimo dato disponibile) l’indice di massa corporea (BMI) è superiore a 25 nel 49,2% della popolazione (Italia: 45,8%; benchmark – Provincia Autonoma di Bolzano: 39,8%). Infatti, il 36,1% della popolazione lucana (Italia: 35,8%; benchmark – Provincia Autonoma di Bolzano: 33,4%) ha BMI compreso tra 25 e 30 (sovrappeso), mentre il 13,1% della popolazione regionale (Italia: 10,0%; benchmark – Provincia Autonoma di Bolzano: 6,4%) ha valori superiori a 30 (obesità).
Il rapporto denuncia, inoltre, un dato preoccupante, il 32,9% dei soggetti residenti in Basilicata, principalmente rientranti nella fascia di età compresa tra i 6 e i 17 anni, risultano in eccesso di peso, dato notevolmente superiore al valore nazionale (Italia: 27,2%; benchmark Trentino-Alto Adige: 18,3%).
Lucani poco amanti dello sport
In Basilicata, il 48,4% della popolazione non pratica alcuno sport o attività fisica (Italia: 39,8%; benchmark – Provincia Autonoma di Trento: 13,5%) e solo il 16,3% pratica sport in maniera continuativa (Italia: 21,9%; benchmark – Provincia Autonoma di Trento: 31,9%). Tale dato dipende dalla definizione soggettiva di attività sportiva.
Coltiviamo frutta e verdura, ma mangiamo snack
Il consumo di alcuni alimenti quali pane, pasta, riso, latte, formaggio, carni bianche, carni bovine, carne di maiale, non si discosta dalla media italiana ma importanti differenze sono rilevate nell’assunzione di salumi, uova e legumi in scatola, consumati in maggiore quantità.
La Basilicata si contraddistingue per un consumo ridotto di ortaggi, frutta e verdura, alimenti di cui la Regione dispone in grande quantità, nonostante il grande consumo di pesce rispetto alla media nazionale: il 27,4% della popolazione dichiara di consumare verdure almeno una volta al giorno (Italia: 51,4%; benchmark – Provincia Autonoma di Trento: 67,7%), il 22,4% di consumare ortaggi almeno una volta al giorno (Italia: 43,7%; benchmark – Provincia Autonoma di Trento: 57,9%) e solo il 4,7% (Italia: 4,9%; benchmark – Provincia Autonoma di Trento: 7,4%) dichiara di consumare almeno 5 o più porzioni giornaliere di verdure, ortaggi e frutta.
Il consumo di alimenti ricchi di grassi e zuccheri risulta piuttosto elevato, infatti il 30,9% degli abitanti (Italia: 25,6%; benchmark – Toscana: 16,7%) consuma snack più di una volta a settimana. Infine, il consumo di dolciumi (il 49,8% ne consuma più di una volta a settimana; Italia: 49,1%; benchmark – Sicilia: 42,0%) sebbene alto è in linea con il dato nazionale.
Sil