Il Jazz club Potenza nella Federazione italiana del Jazz

C’è anche il Jazz club Potenza del Circolo culturale Gocce d’Autore nella neonata Federazione del jazz italiana. Un importante traguardo a livello nazionale che – si legge in una nota –  premia gli sforzi delle associazioni locali al fine di divulgare e promuovere la cultura del jazz. Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatore del club potentino, Toni De Giorgi direttore artistico e Eva Bonitatibus presidente del Circolo, che stanno portando nel capoluogo lucano l’eccellenza del genere musicale. La cantante Denise King, il pianista Craig Artley, il contrabbassista Ruben Rogers, il sassofonista statunitense Ronnie Cuber oltre ai famosissimi musicisti italiani come la cantante Barbara Casini, il pianista Andrea Pozza, il contrabbassista Dario Deidda, il batterista Massimo Manzi, i trombettisti Fabrizio Bosso e Flavio Boltro, il pianista Roberto Tarenzi sono solo alcuni dei nomi ospitati presso la struttura potentina che vanta l’organizzazione di circa trenta concerti in un anno e mezzo di attività. Cartellone che continua a promettere ottima musica con la presenza di Ben Paterson, cantante e organista, il prossimo 1° marzo, il pianista Dado Moroni il 19 aprile e un trio tutto al femminile, “Electric female trio”, con Chihiro Yamanaka al piano, Ilaria Capalbo al basso elettrico e contrabbasso e Keren Teperbeg alla batteria il 24 aprile. Non solo, tra le iniziative messe in campo a sostegno anche dei giovani musicisti è nata la collaborazione con il Dipartimento di jazz del Conservatorio “G. da Venosa” di Potenza di cui è referente il docente Nico Marziliano.
La nascita della Federazione italiana rappresenta dunque un passo in avanti a sostegno delle tante realtà sparse in tutta la penisola che operano, tra mille difficoltà, nel campo del jazz. Il nuovo organismo raduna le quattro principali associazioni del settore, quella dei festival (I-Jazz), quella dei musicisti (MIDJ), oltre alle recenti associazioni delle etichette discografiche indipendenti (ADEIDJ) e dei club (Italia Jazz Club) ed è presieduta da Paolo Fresu, artista che si è molto speso in questi anni. La nuova Federazione ha subito mosso i primi passi firmando, nei giorni scorsi, un importante Protocollo d’Intesa con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la promozione della cultura jazzistica nel nostro paese. Al centro del documento c’è “l’impegno reciproco nel perseguire obiettivi strutturali che vadano a implementare la conoscenza della cultura jazzistica – riconosciuta quale patrimonio comune e momento di crescita del pubblico e dei musicisti- e ne promuovano o sviluppo e la crescita costante”. Si vuole inoltre incentivare e tutelare il valore culturale e educativo del jazz, assicurare la continuità del “Bando Franceschini” che in questi ultimi due anni ha riservato risorse ministeriali specificamente al jazz, istituire una Giornata del Jazz italiano che dia seguito a quanto fatto a L’Aquila e Amatrice nelle emergenze di questi anni, promuovere progetti di sistema con le amministrazioni locali e con il turismo. Un risultato che premia un percorso, per niente facile e spesso accidentato, se non ostacolato, dei tanti musicisti e operatori culturali che potranno finalmente avere un interlocutore.

Bas 05

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