Il capogruppo del Pdl invita Folino, “nella sua qualità di Presidente del Consiglio regionale, a richiedere una nuova convocazione della Commissione, anche con i caratteri dell’urgenza”
“Il tentativo di relegare a sterile polemica personale la richiesta del consigliere Rosa in merito all’annullamento delle determinazioni della seconda commissione consiliare è da rigettare ai mittenti con forza”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Nicola Pagliuca sottolineando che “il collega Rosa, con spirito di abnegazione indiscutibile, ha inteso far rilevare che l’anticipazione dell’orario della commissione non aveva consentito a tutti la partecipazione e, stante l’interesse per gli argomenti in discussione, si rendeva necessaria una nuova convocazione. Tutto questo rientra nelle prerogative proprie di un consigliere ed è stucchevole assistere a prese di posizione di difensori di giornata che ritengono di poter stigmatizzare la natura dei comportamenti del singolo”.
“Stimo il collega Restaino – aggiunge Pagliuca – , ma credo che in questo caso sia andato oltre la linea delle sue prerogative intervenendo non già e solo nel merito della vicenda ma offrendo valutazioni di tipo personale su un collega, Rosa, che svolge il suo ruolo all’insegna del rispetto delle regole statutarie e regolamentari. Il presidente Autilio, a cui riconosco altrettanta capacità di conduzione della commissione, avrebbe potuto chiudere l’incidente adoperandosi per ricondurre nel giusto binario del regolamento la convocazione, evitando il proseguire di una polemica, questa si, francamente sterile”.
“Ora l’invito – prosegue ancora il capogruppo del Pdl – è rivolto al presidente Folino, nella sua qualità di Presidente del Consiglio regionale può richiedere una nuova convocazione della Commissione, anche con i caratteri dell’urgenza, ed evitare che la questione continui a tenere la scena, magari anche in sedi diverse da quella del Consiglio regionale. Voglio ricordare che uno degli argomenti in discussione di quella commissione era il bilancio dell’Arpab nel cui interno vi è in risalto la copertura della perdita di esercizio dell’Ente da dividersi in due esercizi con richieste puntuali fatte dal Collegio dei revisori contabili. Credo – conclude Pagliuca – sia opportuno ritornare al merito attraverso il rapido ripristino delle regole.
