“Se l’Eni al Tavolo della Trasparenza in Regione presenta dati con l’occupazione che sarebbe in crescita e il Comitato disoccupati viggianesi e il Movimento Quinta Colonna di Gallicchio continuano a manifestare in Val d’Agri e nel Sauro perché il lavoro non c’è, è sin troppo evidente che qualcosa non funziona nel binomio petrolio-lavoro”. E’ il commento della segreteria regionale di IdV della Basilicata che in una nota esprime sostegno alla nuova mobilitazione e alle nuove proteste dei comitati popolari ed aggiunge: “ha ragione il Presidente Pittella che ieri nella replica al dibattito sulla sua relazione programmatica ha messo in guardia perché – sono parole sue – rischiamo una guerra civile sul tema del petrolio e sulla distribuzione delle royalties”.
“Il clima politico nazionale, in attesa della formazione del nuovo Governo Renzi, non ci aiuta nell’interlocuzione con il Governo, mentre le lobby petrolifere continuano ad avvantaggiarsene. Le aspettative in questa fase – si legge ancora nella nota – sono nel programma di formazione e nuova occupazione che la Regione ha presentato a Cgil, Cisl, Uil confermando lo stanziamento di 700 mila euro per corsi di formazioni specificatamente rivolti alle professionalità di cui l'Eni e le imprese dell'indotto necessitano, per non concedere più l’alibi della carenza delle figure professionali di cui c’è bisogno nei comprensori Val d’Agri e Sauro. Un ulteriore approfondimento merita – secondo IdV – la questione delle piccole e medie imprese lucane i cui titolari ieri hanno manifestato a Roma il forte disagio perché dalle commesse Eni non vadano completamente escluse. E’ pertanto positiva la convocazione di un’apposita riunione per il 27 febbraio prossimo”.
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