“I due mali che da anni affliggono il paese sono la corruzione e le tangenti e chi si illudeva che la Basilicata fosse un’“ Isola Felice” dovrà ricredersi. Un’importante inchiesta per evasione, partita dalla Procura di Potenza, si sta allargando a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale”.
Lo afferma il segretario generale della Fillea Cgil, Enzo Iacovino, riferendosi alle dichiarazioni rese dalla dirigente dell’Anas Accrogliano’ “ Dama Nera” alle forze inquirenti, dalle quali, aggiunge – emergerebbe come molte opere ricadenti nel nostro territorio potrebbero essere state aggiudicate “con il meccanismo della tangente, alterando i canoni previsti per legge per aggiudicarsi un opera pubblica, a danno della collettività, dei lavoratori e delle stesse imprese sane che faticano per stare in piedi e concentrano i loro sforzi su qualità e affidabilità per aggiudicarsi un opera, alterando quella che è la più elementare delle regole del mercato, la concorrenza”.
“Non spetta a noi – aggiunge Iacovino – giudicare l’attendibilità delle dichiarazioni rese dalla dirigente dell’Anas, sarà la Magistratura nella sua autonomia a farlo, al quale va tutto il nostro plauso ed il nostro sostegno, ma se le dichiarazioni rese dovessero trovare riscontro nelle indagini siamo di fronte ad un vero e proprio sistema di malaffare per aggiudicarsi gli appalti di Opere pubbliche”.
“Opere che questo territorio- rimarca Iacovino – aspetta da anni: il 6° Lotto della Tito-Brienza i cui lavori iniziati agli inizi degli anni 80 e non ancora completati, opera oggetto di numerosi scioperi e manifestazioni da parte della Fillea.
La situazione non muta se parliamo del Raccordo Autostradale Sicignano-Potenza , la vera porta di accesso alla Regione, i cui lavori sembrano non finire mai, l’Anas, nei giorni scorsi, ha dichiarato alla stampa che i tempi di ultimazione dei lavori sono ancora lunghi, questa situazione è inaccettabile non possiamo programmare la fine dei lavori dopo il 2019; l’Anas convochi le imprese aggiudicatarie e le Organizzazioni sindacali di categoria e noi saremo disponibile a sottoscrivere accordi che prevedono il ciclo continuo:- lavorazioni h 24- per poter ultimare in tempi brevi i lavori ed aprire le porte della Regione e consentire ai turisti di raggiungere Matera”.
Per il segretario lucano della Fillea, “non basta cambiare il Presidente dell’Anas occorre cambiare la mentalità e le regole (dirigenti ed imprese coinvolte devono essere allontanati in modo definitivo) i costi di questo sistema si scaricano sui tempi di realizzo delle OO.PP., sulla qualità delle stesse, e sui lavoratori.
Siamo fermamente convinti che la legalità è la pre-condizione per la realizzare infrastrutture utili e di qualità, condizione necessaria per lo sviluppo di un territorio, per questo chiediamo alla forze sane del paese di fare quadrato da sola la Magistratura non può sconfiggere il fenomeno, non posiamo impiegare un magistrato in ogni cantiere.
E da tempo che ripetiamo queste cose, per la verità non in grande compagnia, basti pensare al convegno organizzato dalla Fillea e dalla Cgil di Basilicata sulla SA-RC a novembre scorso dal titolo “Legalità, infrastrutture e territorio”: la sensazione – conclude – è che il giorno dopo i convegni o a conclusione del lavoro egregio giorno compie la Magistratura tutto venga archiviato e dimenticato”.
bas 02