“Sono tante le cose nelle quali Italia Unica è diversa”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Fabio dapoto, coordinatore di Italia Unica Potenza. “Non si tratta di una ricerca spasmodica al nuovismo, ma la consapevolezza che il modo con cui i partiti hanno affrontato fino ad oggi il loro impegno nei confronti (ma sarebbe meglio dire al servizio) della cittadinanza, abbia progressivamente allontanato l’opinione pubblica invece di avvicinarla. Il riferimento, in questo caso, è per i giovani. Ad oggi i partiti hanno preferito dialogare con le nuove generazioni attraverso una finta inclusione, fatta di gruppi, sezioni o aree tematiche, provocando inevitabilmente crisi di rigetto tra chi pensa alla politica come a una zavorra e non ad una opportunità. Italia Unica ha provato e prova a rovesciare questo rapporto. Per questo invitiamo i giovani della città ad incontrarci perché ci spieghino come intendono la politica e quale contributo dare. Non un casting o un indottrinamento stile scuola di partito, ma un dibattito aperto e senza filtri. Decideranno loro come e dove dare il loro apporto, sui programmi, la mobilitazione, gli appuntamenti elettorali o la comunicazione. Quello che ci interessa è che non siano governati, ma al governo del partito. Perché Italia unica ha bisogno di energie nuove. Ma che siano vere, non di facciata. A cominciare dalla priorità delle priorità: il lavoro perché una cosa è certa l Jobs Act ad oggi non produce nuova occupazione e le stesse previsioni del Governo per l’intero 2015 non sono così rassicuranti. Ammesso che a fine anno il saldo degli occupati (che per ora è negativo) sia positivo di qualche migliaia di unità il risultato sarebbe, comunque, molto negativo per via dell’ingente spesa pubblica destinata agli incentivi per le assunzioni del 2015. La situazione non può non fare riflettere. C’è da capire come mai gli incentivi alle assunzioni e le nuove regole del lavoro (in primis, licenziamenti e controlli) non producono i risultati attesi dal Governo”.
bas04