Ancora un’impennata per il ricorso alla cig ad aprile 2012: l’incremento in Basilicata è del 34,1% rispetto al precedente mese di marzo. E’ il dato che emerge dal 40esimo Rapporto Uil. Le ore di cassa integrazione autorizzate nel mese di aprile in Basilicata sono state complessivamente 1.661.103. Questo il quadro in dettaglio per la Basilicata: ad aprile le ore totali di cig sono aumentate di più di 400.000; del totale, 1.120.500 ore per l’ordinaria (più 43,7% su marzo), 489.864 per la straordinaria (l’incremento schizza a più 178,3%). In netta controtendenza invece la cig in deroga con 50.739 ore che segnano un decremento dell’82,1% (a marzo le ore concesse erano state 282.767). Gli operai lucani interessati, sempre ad aprile, sono stati 9.771 (ben 2847 in più rispetto a marzo), di cui 6591 (cig ordinaria, contro i 4.586 di marzo), 2882 (cig straordinaria, contro i 1.035 di marzo) e 298 (cig in deroga, contro i 1663 di marzo).
"Se non fosse per la cig in deroga il cui dato “anomalo” rispetto alla tendenza trimestrale è legato ad una serie di fattori contingenziali riferiti a singole situazioni aziendali o di comparti produttivi – commenta il segretario della Uil lucana Carmine Vaccaro – saremmo di fronte ad un’ennesima emergenza di ricorso agli ammortizzatori sociali. Il dato è, ormai, sovrapponibile a quelli della (bassa o inesistente) crescita, del calo della produzione industriale, del quasi crollo dei consumi. Le aziende che tentano di reagire manifestano, comunque, il disagio rallentando la produzione e, quindi, sospendendo parte o tutti i lavoratori. L’effetto purtroppo può indirizzarsi verso una crisi strutturale, verso la disoccupazione con la fuoriuscita definitiva dall’impresa. Effetto che si ripercuote, direttamente, anche sull’indotto industriale composto, spesso, dalle piccole imprese ma, anche e indirettamente, sul sistema economico alimentato dal consumo, specie interno, il cui calo impatta su settori non strettamente industriali. Vaccaro evidenzia che in questo scenario Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno reiterato la richiesta di un tavolo politico propedeutico al tavolo tecnico per gli ammortizzatori sociali, da convocare entro dieci giorni, che dovrà definire ulteriori situazioni critiche al momento non contemplate nell'accordo quadro, come quelle dei lavoratori residenti fuori regione, degli ultra 55enni in condizioni particolari e delle casistiche che le organizzazioni sindacali provvederanno a segnalare nel frattempo a chiusura di tutti i casi in sospeso del 2011.
Il segretario della Uil sostiene inoltre che le risorse previste dal piano sociale per il Sud, presentato ieri dal Consiglio dei Ministri, sono soltanto una riprogrammazione dei fondi UE già stanziati nel 2007 e fin ad ora poco e male utilizzati. La necessità, adesso, è fare presto per rendere immediatamente operativo il pacchetto. Non vorremmo che si ripeta quanto accaduto con il “bonus occupazione”, reso operativo ad un anno esatto dal suo varo legislativo e per la Basilicata ridotto a soli 2 milioni di euro. Nel merito sono condivisibili gli obiettivi, contenuti nel piano, di puntare a rafforzare nel Mezzogiorno i servizi alla persona, uno dei “talloni d’Achille” di questa parte del Paese, ma avremmo preferito anche e, soprattutto, un ben più sostanzioso pacchetto di misure a sostegno dell’occupazione, in primis giovanile e over 55. Per questo, ci auguriamo che nei prossimi giorni vengano definitivamente sbloccati e indirizzati verso questa emergenza i 18 miliardi di euro regionali del Fondo di Sviluppo e Coesione (ex Fas)”.
BAS 05