Giustizia, Singetta: “Proseguire nelle riforme”

Per il consigliere regionale di Api “è necessario intervenire subito, anche con le poche risorse disponibili, per cercare di uscire da una situazione che vede l’Italia sottoposta a giudizi negativi e a condanne da parte dell’Unione Europea”

“La seconda ‘Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà’ organizzata dal Partito Radicale a Roma per il giorno di Pasqua, ha l’indubbio merito di richiamare l’attenzione sui gravi problemi che interessano il settore giustizia in Italia”. È quanto dichiarato dal capogruppo in Consiglio regionale di Alleanza per l’Italia, Alessandro Singetta, che ha aggiunto: “Purtroppo, sono ormai decenni che la giustizia, sia civile che penale, nel nostro paese versa in uno stato comatoso, nonostante vari (e pressoché inutili) tentativi di riforma. Processi lunghissimi che spesso finiscono in prescrizione, sovraffollamento nelle carceri (con migliaia di detenuti che vivono in condizioni disumane), milioni di procedimenti pendenti, una sostanziale negazione dei diritti fondamentali dei cittadini”.

“È necessario intervenire subito – ha affermato Singetta – anche con le poche risorse disponibili, per cercare di uscire immediatamente da una situazione che vede l’Italia, costantemente sottoposta a giudizi negativi e a condanne da parte dell’Unione Europea.
In questa situazione, amnistia ed indulto (che, per la verità, nel nostro paese non sono mai stati provvedimenti eccezionali, vista la frequenza con cui sono stati disposti) sono l’ultima, estrema ratio, per evitare la bancarotta del sistema giustizia, riducendo il carico processuale ed il sovraffollamento nelle carceri. Ma è necessario anche proseguire nelle riforme organiche di un sistema in continua sofferenza”.

    Condividi l'articolo su: