Giustizia, Bolognetti (Ri) sostiene sciopero fame contro ddl

Maurizio Bolognetti, segretario dell’Associazione Radicali Lucani ha preannunciato per la mezzanotte di oggi l’inizio di uno sciopero della fame ad oltranza a partire dalla mezzanotte di oggi per ribadire la necessità di un provvedimento di amnistia, per porre subito fine all’illegalità in cui versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria. “ Va interrotta  – ha spiegato – la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione. L’Amnistia che noi chiediamo è un’ Amnistia per la Repubblica, cioè per uno Stato incapace di rispettare la sua propria legalità e che sul piano tecnico-giuridico è un delinquente professionale. Dall’irragionevole durata dei processi a carceri assurte a luogo di tortura per agenti e detenuti, l’immagine che da troppo tempo offriamo del nostro paese poco ha a che fare con l’Italia che diede i natali a Cesare Beccaria e che dovrebbe essere la culla del diritto e dei diritti”. “L’amnistia per la quale Marco Pannella e i Radicali si battono da tempo al fianco della comunità penitenziaria umiliata e sofferente – si legge nel comunicato –  si conferma il solo strumento in grado di ripristinare legalità e Stato di diritto. Il ddl delega in materia detenzione domiciliare, così formulato, invece di salvare le carceri rischia infatti di salvare la loro illegalità. Per questa ragione Rita Bernardini e Irene Testa hanno deciso di intraprendere un’azione nonviolenta dura e ferma come forma di dialogo nei riguardi dello Stato e delle sue istituzioni. E anche nei confronti del Presidente della Repubblica, garante supremo della Costituzione, che ha denunciato la violazione della Carta, ma non ha poi ritenuto di inviare un messaggio al Parlamento o convocare in seduta straordinaria il Parlamento”. Lo stesso Bolognetti ha poi ricordato il messaggio dei vescovi lucani e di Monsignor Agostino Superbo in occasione della II Marca per l’Amnistia, la giustizia e la libertà: “Nella sua quotidiana missione di testimonianza del Vangelo la Chiesa sente che l’impegno per l’amnistia, la giustizia, la libertà rappresenta un fatto che va nella direzione di una possibile e necessaria riconciliazione”.

bas 06

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