Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione. Iniziato l’esame della proposta di legge di Mollica su valorizzazione aree e parchi archeologici
La terza Commissione consiliare (Attività produttive , Territorio, Ambiente) presieduta da Vincenzo Robortella (Pd), ha espresso parere favorevole a maggioranza sul disegno di legge della Giunta riguardante le “Norme di attuazione della parte IV del Decreto legislativo in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati ‘Norme in materia ambientale’ e della legge n. 257/1992 sulle norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”.<br /><br />Favorevoli al provvedimento, che passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione, il presidente Robortella e i consiglieri Giuzio, Bochicchio, Soranno e Mollica; astenuto Perrino.<br /><br />Obiettivo del disegno di legge, che si compone di 70 articoli e che è stato integrato con una serie di emendamenti proposti anche dal Dipartimento Ambiente, quello di adeguare la normativa regionale alle disposizioni europee e statali in materia di rifiuti, siti contaminati e rischio amianto, disciplinando in modo armonico le relative funzioni regionali e portando a coerenza le norme sui rifiuti e sulla bonifica con il Piano regionale dei rifiuti. Il provvedimento punta tra l’altro a rafforzare la funzione programmatoria e pianificatoria chiarendola nei suoi vari aspetti strutturali e gestionali e a stabilire la gerarchia dei livelli di pianificazione, articolata in ‘Criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti’, ‘Piano regionale dei rifiuti’ e ‘Piano d’ambito’.<br /><br />La commissione ha anche iniziato l’esame della proposta di legge, di iniziativa del consigliere Mollica sulle “Disposizioni in materia di fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici”.<br /><br />“La proposta di legge – ha detto Mollica - detta disposizioni in materia di fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici. Pur diventando sempre più forte la convinzione secondo cui la cultura rappresenta un bene comune di straordinaria ricchezza e complessità, che, in tutte le sue diverse manifestazioni, deve essere protetto e potenziato, molti beni, espressione dei valori storici, culturali, naturali, ed estetici della nostra terra, purtroppo, non sono fruibili né gestiti. Con questo strumento legislativo – ha affermato – la Regione Basilicata affronta per prima, e finora del tutto isolata nel panorama nazionale, le complesse tematiche relative all’istituzione e alla fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici di ambito regionale. Un’esigenza questa che, per quanto attinente ad una realtà dall’altissimo potenziale in termini di conservazione ambientale, paesaggistica, culturale, identitaria e di sviluppo turistico, non ha finora conosciuto un’adeguata attenzione da parte degli organi legislativi. Se da un lato si assiste, pressoché ovunque, all’impossibilità del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di gestire in forma diretta e con personale interno tali beni, dall’altro si avverte la necessità di mettere in campo azioni capaci di individuare e di aggregare sul territorio quegli Enti (dalle Fondazioni bancarie alle start up, dalle imprese alle associazioni, dalle cooperative alle comunità locali) che, in sinergia con i centri di ricerca, in primis l’Università, riescano ad esperire soluzioni condivise e proficue nel segno dello studio, dell’apertura, della gestione, della valorizzazione e della promozione dei parchi archeologici regionali”.<br /><br />“Recependo le Linee guida per la costituzione e la valorizzazione dei parchi archeologici e muovendo dal combinato disposto della L.R. 11 agosto 2015, n. 27 (Disposizione in materia di patrimonio culturale, finalizzato alla valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata) e del progetto regionale ‘Basilicata 2019 – Scaviamo il Futuro’, nella scia dei quali si inserisce, il presente testo di legge – ha precisato Mollica – si prefigge, quindi, di indicare linee di indirizzo e modalità di promozione, gestione e valorizzazione delle aree archeologiche già esistenti sul territorio così che esse possano trasformarsi in altrettanti parchi archeologici. A fronte di tali considerazioni è quindi da vagliare la possibilità di esperire nuove formule (dal crowdfunding all’art bonus) o ancora soluzioni che tengano in debita considerazione il contesto e le diverse possibilità che la legislazione vigente prevede per il Mezzogiorno d’Italia: dai bandi Creacultura, al recentissimo decreto-legge n. 91 del 20 giugno 2017 (Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, art. 1 Misure economiche a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata ‘Resto al Sud’), all’eventuale utilizzo di fondi PON-FESR e POR”.<br /><br />Alla riunione della terza Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Vincenzo Robortella (Pd), i consiglieri Vito Giuzio e Piero Lacorazza (Pd), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Antonio Bochicchio (Psi), Paolo Galante (Ri), Giuseppe Soranno (Pp), Francesco Mollica (Udc), Giovanni Perrino (M5s) e Paolo Castelluccio.<br /><br />L.C.<br />